12 novembre 1997
Presenti:
Dott. Stanga, Dott.sa Fresia, Dott. Tribbioli, Sig Burlando, Dott.
Canedo, Sig.ra Menin, Sig. Vuillermoz, Dott. Le Noci, Sig.ra Ghiori,
Sig.ra Filone,
Piano di
superamento dell'O.P. prevede rimangano nell'area 3 C.tà protette da
20 posti letto, 4 strutture geriatriche per 124 posti letto,in oltre
le strutture per handicap già accreditate, Tutti gli altri pazienti
che non rientrano in questi numeri, dovrebbero essere oggetto di
superamento entro il Dicembre 1998.
Comunque non è
intenzione di questo Dipartimento fare deportazioni di massa, si
cercherà di mettere in atto le normative vigenti nei casi in cui è
possibile, dove le difficoltà saranno insormontabili si cercherà di
modificare il piano di superamento. Si ritiene comunque che le
persone che attualmente vivono nell'area possano, nella maggioranza
dei casi, avere un miglioramento della qualità della vita, andando a
vivere in strutture esterne,
Attualmente sono
previste come strutture protette nell'area ex O.P. per pazienti
psichiatrici i padiglioni 4 e 5 delle Ville, questo ultimo è già
stato ristrutturato.
Sono in atto, in
questo periodo, riunioni con i Direttori di Dipartimento di altre
U.S.L., per valutare quali debbano essere i criteri da adottare,
rispettando le normative vigenti, che prevedono il ritorno
dell'utente all' ultima residenza prima del ricovero. Emerge che si
debbano tenere in considerazione le relazioni in atto tra gli
utenti.
Attualmente sono
state reperite strutture esterne dalle Cooperative che già operano
nell'area, dove inserire utenti delle C.tà, considerate ora
strutture transitorie.
Impegno ad effettuare il superamento entro il Dicembre
1997 per almeno 10 pazienti
|
19 Novembre 1997
Presenti :
Canedo, Filone, Fascio, Burlando, Wuillermoz, dott. Tribbioli,
dott.sa Fresia, dott.sa Purcaro, dott.sa Borello, dott. De Luca,
dott. Stanga.
Vi sono state
riunioni tra D.S.M. 5 e incontri dei dipartimenti delle U.S.L. di
provenienza di alcuni utenti, Alcune sono state fruttuose, altre lo
sono state meno,
Incontri avuti
con le U.S.L. 2, 7, 10.
Sono state fatte
delle ipotesi e ora si tratta di portare avanti i progetti.
h' intenzione
del D.S.M. 5 cercare di privilegiare l'aspetto relazionale ed
ambientale attuale, cercando di reperire strutture dove i Sig.
Ospiti possano mantenere le relazioni ormai stabilitesi.
Sono state
reperite strutture all'uopo.
Alcune U.S.L.
hanno incoraggiato il progetto, stabilendo di farsi carico
dell'utente e pagare la retta nella struttura che progettualmente
sarà indicata. Es- la U.S.L. 7 ha 22 persone di cui farsi carico: 18
nell'area dell'ex O.P e 4 già in alloggi. Per questi 4 sono già
stati presi accordi con il dott. Le Noci, che ha difeso il progetto,
e c'è sostanzialmente accordo circa il mantenimento dei progetti in
atto.
Per le persone
nell'area, bisogna ancora prendere visione della situazione,
cercando di capire dove si possano porre in atto progetti di
superamento. C'è anche la possibilità di inserimento nelle tre
comunità protette previste nell'area. Si concorderà con D.S.M. 5 e
D. 5. M. di provenienza.
Alle riunioni
tra U.S.L. di provenienza e U.S.L. 5, dovrebbero essere presenti i
medici referenti del paziente preso in esame. La futura allocazione
dell'ospite/paziente deve essere concordata tra medico referente
attuale, U.S.L. 5 e U.S.L. di provenienza.
Le Cooperative
che operano nell 'area hanno reperito 15 strutture che potrebbero
servire allo scopo. La dott.sa Borello avanza perplessità su
strutture che non siano vicine all'ex O.P., o comunque su strutture
che siano situate in zone isolate.
Purtroppo non
esiste disponibilità di strutture vicine a Collegno o Grugliasco.
Altissimi i costi. Le Cooperative hanno cercato contesti abitativi
limitrofi all'ex O.P., senza però trovarli.
Un quesito si
pone per pazienti provenienti da altre Regioni. Attualmente sono
stati presi contatti solo con la Valle d'Aosta. Uno strumento per
poter accedere alle Case di riposo in zona, per i nostri pazienti
che vogliano tornare, è quello di mandare un'autocertificazione in
cui si dichiari la residenza là. Perplessità delle assistenti
sociali che non hanno mai avuto questo tipo di informazione.
La Regione
effettua regolari monitoraggi qui in zona, per sapere quante persone
sono uscite dall'ex O.P. L'ultimo monitoraggio è avvenuto a
Settembre, quando non era uscito nessun altro. Dovremmo dimostrare,
entro la fine di Dicembre, che almeno 10 pazienti sono usciti dall
'area.
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26 novembre 1997
Presenti: dr.Stanga,
dr.ssa Fresia, dr,ssa Borello, dr.Le Noci, dr.ssa Purcaro, sig.ra
Ghiori, Sig.ra Vuillerrnoz, sig. Fascio, sig. Filone.
-E' stata esposta
la proposta che il prof. Furlan ha sottoposto al direttore sanitario
e al direttore generale. Stante la difficoltà progettuale di
domiciliare utenti con diverse esigenze e relazioni, e pensabile
proporre alle ASL d'appartenenza (ultime residenze prima dei
ricovero) di farsi carico, indipendentemente dai nominativi, di un
ugual numero di utenti provenienti dall'area ex O~P., nei confronti
dei quali sia più facilmente realizzabile un progetto finalizzato
all'uscita (es.: un gruppo di utenti con relazioni tra loro;
comunità con ospiti che vivono insieme da tempo). Tale proposta sarà
portata in Regione questa stessa settimana.
-Per quanto
riguarda le ASL fuori regione, alcune sono state già contattate con
i seguenti risultati; Roma e Bari intendono farsi carico dei costo
delle rette, lasciando qui gli utenti.
-E' disponibile un
calendario circa gli incontri con i D.S.M. di appartenenza Si
pregano i referenti di prenderne visione e di partecipare.
-E' stato, inoltre,
consegnato un elenco contenente le strutture disponibili ad
accogliere gli utenti dell'ex O.P. di Collegno.
La dr.ssa Borello
chiede notizie circa una struttura per lo ospiti in Collegno, nei
pressi di c,so Francia, di proprietà dei Comune.
Se esistono
strutture nell'area, sono disponibili per progetti di domiciliazione
rivolti ad utenti in grado di superare l'O.P., i quali devono, però,
fare un percorso migliorativo rispetto alla loro condizione attuale.
Vengono presentate
alcune strutture presenti nell'elenco:
Cortandone:
R.A, per 20 ospiti anziani, ma autosufficienti.
Cumiana:
situata sopra una locanda, 7/8 posti in camere doppie, assistenza
diurna con 3 educatori e
notturna con i.
Cucina organizzata dalla gestione della locanda.
Cafasse
e San Gillio:
visitate dal dr. Le Noci e dalla dr.ssa Borello.
La dr.ssa Borello
esprime il suo parere perplesso sulle proposte, poichè non sono
migliorative rispetto all'ambiente attuale (facoltà dell'utente di
scegliere da sé il proprio menù, camere già personalizzate,
relazioni in atto, etc.) Vengono nuovamente richieste soluzioni
alternative in Collegno o zone limitrofe.
Si chiede se non é
possibile rivedere le normative in relazione al lavoro condotto
negli ultimi anni riguardante il far sentire gli ospiti a casa loro.
La dr.ssa Borello afferma che l'impostazione legislativa non e un
progetto e che quindi non e possibile moralmente superare l'O.P.
sradicando l'utente dal suo contesto.
Il dr. Stanga si
rende conto delle difficoltà. Tuttavia, il dato di realtà al quale
ci si deve attenere èche è possibile mantenere nell'area 3 comunità
protette da 20 posti. Bisogna, quindi, domiciliare il più alto
numero possibile di pazienti. E' necessario fare progetti sul più
alto numero possibile di persone che vivono in strutture esterne.
Ci sono attualmente
2 comunità protette (ex rep. 17 ed ex rep. 6) con 63 ospiti, cui si
aggiungono 10 pazienti del 7 maschile che dovrebbero uscire su una
struttura de Il Margine nel 1998.
Esistono, inoltre,
circa
35 utenti An-Archè
50 utenti della dr,ssa
Borello e del dr. De Luca (Arcipelago e non)
30 ospiti di Casa
Albergo.
Su questi gruppi
bisogna progettare per la domiciliazione, ipotizzando soluzioni per
tutti coloro per cui non è prevista la comunità protetta.
lì dr. Le Noci
propone un incontro allargato, in coda a quello per l'ex O.P. di
Grugliasco, domani, 27/1 1, al quale possano partecipare i referenti
delle comunità dell'ex O.P. di Collegno ed in cui si possa preparare
un documento dove si evidenziano i problemi ed i vincoli, anche di
ordine morale e deontologico, cui sono sottoposti i presenti. Il
documento sarà presentato al prof. Furlan, al quale verrà chiesto un
momento di verifica in un incontro durante il quale verrà anche
richiesto di presentare tale documento alla Regione.
Un secondo
appuntamento per la preparazione del documento sarà mercoledi 3/12,
ore 10, presso il C.S.B..
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10 Dicembre 1997
Presenti:Dott.ssa
Fresia, Dott.ssa Purcaro, Dott Cristina, Dott Stanga, Dott De Luca',
Dott Tribbioli, Sig Ghiori, Sig Canedo, Sig Fascio, Sig Belcari, Sig
Filone
Viene riferito
della riunione dei medici referenti delle Comumtà con il Prof.
Furlan, nella quale si è vagliata la normativa vigente e si sono
vagliate perplessità e limiti che la stessa normativa determina E'
stato stabilito di preparare un documento da presentare
all'Assessore Regionale in cui, comunque, si pongano in evidenza,
oltre alle difficoltà, anche le potenzialità: è importante essere
propositivi.
Belcari presenta
le strutture di PROGEST a Cafasse e S. Gillio; chiede che vengano
presentati da parte dei medici referenti delle C.tà dei nominativi
che possano essere inseriti in quelle strutture. Evidenzia che il
lavoro di supporto per lo spostamento degli ospiti, debba essere
fatto in concerto tra Cooperativa, infermieri di riferimento e
medico responsabile.
Nella struttura di
Cafasse, Villa Remmert, sono disponibili 15 posti per anziani anche
non autosufficienti; la struttura è autorizzabile anche come
protetta e comunque è garantita l'assistenza su 24 h, in due moduli
da 15 posti cadauno. lì resto dei posti letto vengono riservati ad
altre USL o al territorio. Fa presente che è necessario muoversi con
urgenza, entro Gennaio; in caso contrario la Cooperativa PROGEST
dovrà rivolgersi ad altri Enti, perché non è possibile sostenere le
spese per molto tempo ancora.
Viene ripresentata
anche la situazione abitativa in S, Gillio per 6 utenti autonomi,
Il Dott. De Luca
sostiene che nè Villa Remmert, nè la struttura di S. Gillio sono
adatte agli ospiti attuali dell'ex O,P., in quanto: Villa Remmert
offre un'assistenza troppo elevata per utenti abbastanza autonomi,
inoltre la retta è cospicua (Delcari suggerisce che potrebbe essere
una soluzione abitativa adatta ad esempio per Ada Levi, la quale
potrebbe provvedere alla retta con le risorse economiche personali)
e la struttura di S. Gillio è ubicata lontano dal centro abitativo.
il Dott. Cristina
sostiene che si debba ritornare sui problemi di inserimento nella
struttura di S. Gillio, in modo da «liberare» la Cooperativa
dall'impegno assunto rispetto a quella struttura.
Viene comunque
evidenziato da Delcari che su 150 ospiti che dovrebbero superare
l'ex O.P., è possibile trovare 6 persone che potrebbero giovarsi di
quelle opportunità e che quello che può sembrare un vincolo, cioè la
distanza dal centro abitativo, può invece essere un vantaggio.
Anche il Dott.
Tribbioli interviene a favore di strutture, nello specifico
Castagneto Po, dove sono stati inseriti utenti che nell'ambito
agreste si sono trovati a loro agio. Si propone di far decidere agli
utenti eventualmente interessati.
Rispetto ai
contatti con le USL di appartenenza prima del ricovero, sono stati
ipotizzati dei progetti; si chiede di fare una relazione su ciò che
è stato concordato.
La Dott.ssa
Purcaro, per esempio, con i responsabili del D.S.M. della USL 7, ha
programmato degli incontri per parlare delle Sig. Parello e per
coinvolgerle in un probabile progetto di inserimento in una
struttura dell'USL 7, con copertura su 24 h, che dovrebbe essere
abilitata a breve termine. Con la USL 5, per la Sig. C. Borio, si è
concordato che rimanga qui per vicende precedenti di tentati
inserimenti falliti. Con la USL 8 si sono presi contatti riguardo
alla Sig. Belvedere, che a Moncalieri ha il tutore, Inoltre,
rispetto alle persone che sono in strutture esterne all'ex O.P.,
bisogna che i medici responsabili attuali inviino i progetti in atto
per i loro pazienti, per fare in modo che ne venga a conoscenza
anche il D.S.M. di appartenenza all'ultima residenza, perché questo
se ne possa fare carico.
Il Dott. Stanga
ripresenta la struttura di Cortandone con l'ultima variazione
prevista: la destinazione dei locali indicati come bar4istorante
aperto al pubblico diviene zona comune per la residenza, non più
aperta al pubblico.
La Sig. Filone
presenta brevemente la struttura di Buttigliera Alta, che dovrebbe
ospitare il 7 Maschile.
Viene riproposta,
da parte del Dott. De Luca, l'opportunità della struttura in C.so
Francia a Collegno;
la PROGEST è disponibile a verificare ed eventualmente valutare ed
affrontare le spese di ristrutturazione per avviare un progetto di
inserimento ospiti.
'Belcari spiega
che l'A.T.C. ha a disposizione alcuni appartamenti che potrebbero
essere utilizzati dagli ospiti dell'ex O.P.; il Comune però dovrebbe
farsi carico della ristrutturazione. Sulla scia di questa
informazione le Associazioni Primavera 85 e Arcipelago hanno scritto
una lettera all'A.T.C., per avere un incontro durante il quale si
possa verificare quali sono le strutture disponibili; le
Associazioni potrebbero richiedere l'assegnazione di questi
immobili, in modo da essere svincolate dalla sorte del singolo
utente e la Cooperativa PROGEST investirebbe il denaro necessario
alla ristrutturazione. in genere le spese di ristrutturazione sono
elevate' il Dott. Cristina spiega che non possono essere a carico
delle USL, perché dovrebbe alienare qualche struttura per poter
avere la disponibilità economica. Il Dott. De Luca spiega che se
fosse una Cooperativa a ristrutturare, qualunque essa sia, si
dubiterebbe sul tipo di garanzia che avrebbe per il futuro; si può
contare su quelle della USL 5, l'USL di appartenenza dell'ultima
residenza è incerta. Si è vessati da molte richieste e da dubbi.
Inoltre il
superamento dell'ex O.P. non ha solo aspetti progettuali, ma anche
aspetti economici e i problemi emergeranno drammaticamente quando le
USL di appartenenza dovranno farsi carico economicamente dei
pazienti. Il Dott. Stanga e il Dott. Cristina sostengono che la
Sanità è regolata da aspetti economici; bisogna cercare un
equilibrio e cercare di portare avanti progetti validi ed
economicamente vantaggiosi.
Per finire: ogni
referente di C.tà valuti se tra i suoi pazienti ci sono probabili
candidati per le strutture presentate; se non ce ne sono, che
relazioni in modo da svincolare le Cooperative.
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Mercoledì 17 Dicembre 1997
Presenti:
dott.ssa Fresia, dott.ssa Borello, dott.ssa Purcaro, dott. De Luca,
dott. Stanga, dott. Cristina, dott. Le Noci, Sig. Martino,
sig.ra Filone, Sig. Chiesa, sig. Belcari, assistente sociale
Ghiori.
L'incontro che
il Prof. Furlan ha avuto con i flinzionari regionali ha dato come
risultato la decisione di erogare, sulla base dei documenti
presentati dai medici e dal Prof. Furlan stesso, un fondo aggiuntivo
per ogni singolo ospite, da ripartirsi a seconda della patologia, in
£ 55.000, 85.000, 200.000. Detti fondi aggiuntivi per il
superamento, potranno essere erogati direttamente a coloro che si
occupano della presa in carico dell'utente, oppure alla U.S.L. 5 che
poi li smisterà.
Questa decisione
ci mette a disposizione nuove risorse e ci permette perciò di
impiegare nuove energie. C'è già una bozza di documento che verrà
probabilmente erogato a fine settimana; il provvedimento è
retroattivo a partire dal 1996.
Rispetto agli
ospiti che risiedono in loco è consigliabile fare dei progetti
personali, che saranno poi semplicemente mandati per visione alle
U.S.L. di competenza; quindi possiamo farci carico integralmente dei
nostri utenti.
L'Associazione
Arcobaleno si sta occupando degli alloggi da poter riservare ad
alcuni ospiti sui territorio; abbiamo proposto un incontro con
l'Associazione per verificare la possibilità di una convenzione.
L'incertezza in
cui operano Associazioni e Cooperative e la mancanza di punti di
riferimento, rendono difficile rintracciare degli utenti adeguati ad
essere collocati nelle strutture territoriali. Ci stiamo chiedendo
quali siano i possibili pazienti in grado di spostarsi al di fuori
della struttura, ma uno degli aspetti che sì pone in evidenza è
l'insufficienza di tempo. Un solo anno di tempo per attuare il
superamento non può essere sufficiente, mentre il superamento
diviene pensabile nell'arco di tre anni.
Il dott. Stanga
sottolinea che il riferimento numerico da tenere presente è di 40
persone da collocare sul territorio entro la fine del 1998.
Altro
interrogativo da porsi riguarda gli anni successivi al '98, dato che
gli stanziamenti economici riguardano fino ad ora solo l'anno in
questione.
Dall'incontro
con il dott. Marforio, il dott. Gioia e il dott. Coppola, risulta
che le risorse ci sono e vengono investite; l'importante è
individuare i gruppi di pazienti da collocare nelle strutture
esterne, nonché definirne i progetti.
A questo
proposito il dott. Stanga propone di fare dei progetti individuali
per ogni singolo utente, che contengano informazioni circa il quadro
clinico, l'anamnesi e la possibilità di ottemperare o meno al
progetto di superamento per il singolo. Questo lavoro dovrebbe
essere preliminare all'intervento successivo.
Il dott.
Cristina propone un'ipotesi di lavoro alternativa, consistente in
uno schema semplificato che appare più utile ed immediato, nonché
meno dispendioso. Sarebbe necessario prendere in considerazione
l'indicazione ad una collocazione in Collegno, fuori Collegno o
altro, e tenere conto delle relazioni significative del paziente.
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14 GENNAIO 1998
Presenti: Dott.sa
Corbascio, Dott. Toye, Dott. Stanga, Dott.sa Fresia, Dott.sa Borello,
Dott. De Luca, Dott. Cristina, Sig.ra Vuillermoz, Sig.ra Ghiori,
Sig.ra Filone, Sig. Chiesa, Sig. Belcari.
Viene comunicato
che è stato creato un ufficio per il "Progetto affidamenti" per
utenti del l'ex O.P., che ha come obiettivo la sensibilizzazione
dell’opinione pubblica attraverso congressi, convegni e contatti con
i mass media. Sarà funzionante dalla prossima settimana e avrà come
responsabile il dottor GianFranco Ruffo Psicologo. Sarà reperibile
il martedì mattino dalle ore 8,00 alle ore 12,00 e il venerdì tutto
il giorno, per il momento il numero telefonico sarà il 4017413.
Vi è già un utente
possibile che è il Signor Alessio Gianluigi. La dottoressa Corbascio
porta a conoscenza che una esperienza di questo tipo è già stata
fatta in passato a Grugliasco, insieme alla Cooperativa "La Valle",
e quindi questa A.S.L. ha tutta la documentazione inerente delibere,
rette e altro.
La Regione ha
accettato le richieste dei Direttori di Dipartimento( Prof Furlan,
Dottor Bisacco, Dottor Tavolaccini e altri) riguardo gli incentivi
economici da attribuire a quelle A. S.L. che si faranno carico dei
progetti terapeutici dei pazienti che faranno un percorso di
superamento. Si tratta di poter disporre di £ 200.000 per pazienti
classificati come C, £ 185.000 per pazienti classificati come A, e
infine £ 50.000 per pazienti classificati B. Queste risorse
economiche permettono di ipotizzare strategie future anche perché
sono stanziabili per il'97, '98 e forse prorogabili per anni futuri.
Altro aspetto
rilevante è che pare non rilevante il ritorno del paziente alla sua
A. S.L. di provenienza, bensì nella fase di progettazione si deve
tenere in conto in modo prioritario delle condizioni, necessità, e
rete sociale del paziente.
La delibera che
tratta di questi argomenti e disponibile presso la sede del
Dipartimento.
Si ritiene possa
essere utile avere copia della Finanziaria, in quanto pare vi siano
presenti degli articoli che parlano di penalità per quelle A.S~L.
che non ottemperano al superamento nei tempi stabiliti (circa 4%).
Viene comunicato
che il giorno 8 Gennaio vi è stato un incontro organizzato
dall'Assessore alla Sanità, Dottor D'Ambrosio, con tutti i Direttori
Generali e molti Direttori di Dipartimento di Salute Mentale dove
sono state presentate le situazioni degli Ex O.P. In quella sede era
presente anche il Dottor Robino che gestisce i fondi destinati alla
Psichiatria.
Il Signor Chiesa
chiede di avere in visione per le Cooperative, la sintesi delle
schede presentate da questo Dipartimento, dove vengono evidenziate
le richieste abitative per gli utenti dell'ex O.P. di Collegno.
Rispetto alle
soluzioni abitative reperite per i nostri ospiti, si possono
considerare come progetti da porre in atto, quelle di Castagneto Po,
Cortandone e Buttigliera Alta. E' probabile che lavorerà su questo
versante, insieme ai Dottor Stanga, la Dottoressa Bagnis.
Per quanto
riguarda la struttura di Cafasse ci sono dei possibili utenti da
Grugliasco e fose due utenti provenienti dalle C.tà di cui sono
responsabili i Dottori Borello e De Luca.
Si riapre il
discorso sulle case vicine all'ex O.P. Viene richiesto che qualcuno
organizzi un incontro con i Sindaci ed un rappresentante dell'ATC,
questo Istituto può addirittura costruire le case ad hoc per i
nostri utenti. Inoltre J 'Assessore Costa ha addirittura un tabulato
con tutte le disponibilità presso il quartiere Leumann, che però
deve essere ristrutturato, eventualmente con la partecipazione
economica degli utenti che hanno disponibilità.
La Dottoressa
Corbascio ha già preso contatti con l'Assessore Costa, ma chiede un
mandato da parte del Direttore di Dipartimento per sentirsi
garantita, inoltre avrebbe bisogno di garanzie anche rispetto al
personale, infrastrutture, auto di servizio, etc.
E' richiesta, da
parte di alcuni presenti, una delega da parte del Prof. Furlan, ad
un rappresentante del gruppo dì lavoro in modo da potersi muovere
autonomamente con il Comune, l'ATC o quant'altro possa essere utile.
E' probabile,
secondo il dottor Stanga, che già mercoledì 21 dicembre, questa
delega venga data.
Il Dottor De Luca
suggerisce che si instauri un canale preferenziale con l'Assessore
Costa e comunque con il Comune di Collegno in maniera da avere più
possibilità di strutture abitative.
La Dottoressa
Corbascio propone che si utilizzi per i pazienti che superano
l'ospedale, il metodo degli ambulatori: che ogni persona o piccolo
nucleo , possa avere la sua casa, possibilmente dell'ATC, con
l'appoggio dell'ambulatorio e utilizzando inoltre operatori della
A.S.L. e del privato sociale che ha parecchia esperienza. E'
comunque evidente che questo sistema non si può applicare ai grandi
numeri.
L'ultimo punto riguarda i soggetti che già sono stati inseriti in
strutture esterne: è necessario recuperare i progetti individuali ed
inviarli ai D.S.M. di competenza in modo che questi possano
provvedere alle rette. E' stata individuata come figura di
riferimento quella del Dottor Tribbioli.
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21 GENNAIO 1998
Presenti:
Dott. Tribbioli, Dott,ssa Purcaro, Dott. De Luca, Dott.ssa Borello,
Doff. Stanga, Dott. Cristina, Dott.ssa
Bagnis, Dott.ssa Fresia, Dott.ssa Corbascio, Sig.ra Vuillermoz,
Sig.ra Ghiori, Sig. Martino, Sig.ra
Filone, Sig. Belcari.
Viene illustrata
la "Manovra Finanziaria'98" nei punti in cui si parla degli ex O.P.(art.
32), dove sono evidenziate penalizzazioni per chi non ottempera in
tempi utili ed i vincoli dell'area..
Il Prof. Furlan
ed il Dott. Marforio hanno visitato la struttura di Cafasse: era
intenzione di questa A. S.L. utilizzare tutta la struttura, ma la
Cooperativa Progest per sue scelte imprenditoriali non
intende avere monocommittenza .Un ipotesi potrebbe essere di creare
una comunità alloggio per 10 posti dove inserire utenti di una certa
gravità, ad esempio la Sig.ra Guido Maria attualmente ospite di una
comunità a Grugliasco.
Continuando a
prendere in esame le strutture proposte dalla Cooperativa Progest,
c'è volontà di utilizzare da subito quella sita in San Gillio. Il
Sig. Belcari, fa presente di poter disporre anche di due alloggi in
Collegno ed inoltre di avere buoni riscontri dall'Assessore Costa
per la villetta sita in C.so Francia angolo Viale XXIW Maggio. A
questo punto il Dott. De Luca presenta quello che potrebbe essere il
progetto di superamento per molti ospiti delle comunità di cui
responsabili sono lui e la Dott.ssa Borello. In breve si potrebbe
ipotizzare:
1) Otto utenti
inseriti nella villetta di cui sopra, sistemati in quattro camere
singole e due doppie Gli utenti provengono dalle comunità Alcatraz,
Condor,Le Palme, Andromeda.
2) Otto utenti
inseriti in un alloggio in Collegno.
3) Sette utenti
provenienti dalle comunità Le Palme e Andromeda da individuare.
4) Otto utenti
ancora da individuare e da inserire nella struttura di Cafasse, qui
si tratterebbe di anziani, ma autosufficienti e quindi con una retta
inferiore a quella preventivata per l'inserimento in quella
struttura.
5) Altri
pazienti, forse 11, potrebbero essere inseriti in una comunità
protetta
Per quanto
riguarda la struttura di San Gillio, il sig. Belcari, andrà
domattina, con Dott.ssa Fresia, Sig. Ghiori e tre pazienti della
Casa Albergo, in visita alla struttura per vedere l'impatto
sull'utenza.
Per quanto invece
riguarda le strutture proposte dalla Cooperativa Il Margine, vi è la
possibilità di utilizzare:
1) Un
alloggetto per tre utenti in San Gillio. La struttura è già stata
visitata in mattinata, presenta una camera doppia che potrebbe
essere utilizzata per le signore Zoppi proveniente dalla comunità
Stella e Fera della Casa Albergo, ed una camera singola adatta per
il signor Rosso anche lui proveniente dalla Casa Albergo.
2) Con la
struttura di Cortandone e forse possibile rispondere alle esigenze
degli utenti provenienti da quel territorio, ma tra i presenti ci
sono delle perplessità per la tipologia del Paese forse poco
compatibile con le esigenze dell'utenza. Di questo aspetto è bene
discuterne ancora con il medico referente dott. Le Noci; sicuramente
possiamo tenere in considerazione come bacino d'utenza
l'Associazione
An-Archè.
3) Per la
comunità di Buttigliera Alta, adatta per il "Sette Maschile" sono
già avviati i lavori di progettazione per le modifiche da apportare
alla struttura ed in cinque mesi si potrà provvedere al
trasferimento degli utenti.
4) Altra
struttura ipotizzata è quella di Castagneto Po per trasferire la
comunità Serena, vi sono buone prospettive di riuscita visti i
comuni interessi di inserimento con la A. S.L. n0 7.
Altro punto
importante è che il Prof. Furlan, ha già un appuntamento con
l'Assessore Costa per avere chiarimenti ed informazioni sulla
Villetta di cui sopra.
Il Dottor
Cristina propone di inviare alle A.S.L. di provenienza di pazienti
già domiciliati, una relazione progettuale del paziente in modo da
poter attribuire a quella A.S.L. la competenza economica e quindi
usufruire di uno sgravio in questa A. S.L.
Il Dottor Stanga
propone di focalizzare l'attenzione sui pazienti provenienti dalla
A. S.L. 5 e cercare di trovare una adatta sistemazione abitativa per
loro e per i 16/17 utenti per i quali non è stato possibile risalire
alla A. S.L. di provenienza; in seguito progettare per gli altri
pazienti.
La
Dott.ssa Corbascio chiede se i 34 utenti della Torino-Progetto sono
assimilabili agli utenti ancora in O.P. visto che abitano in
alloggi. Il parere è positivo dato che sono inseriti negli elenchi
dei nominativi dei pazienti psichiatrici dell'Area ex O.P. Quindi
anche per loro è necessario inviare relazione progettuale alla
A.S.L. di provenienza in modo che possa provvedere al pagamento
della retta economica.
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28 GENNAIO 1998
Presenti:
Dott. Tribbioli, Dott. De Luca, Dott.ssa Borello, Dott. Stanga,
Dott. Cristina, Dott.ssa Bagnis, Dott.ssa
Caporale, Dott.ssa Fresia, Sig.ra Vuillermoz, Sig.ra Ghiori, Sig.
Martino, Sig.ra Filone, Sig.
Belcari, Sig. A. Chiesa
Il Dr. Stanga
spiega che e necessario presentare i piani di programma entro marzo
1998 e quindi averli entro la metà di febbraio per l'avvallo da
parte dei DSM di provenienza. Previa 'Manovra Finanziaria'98" nei
punti in cui si parla degli ex O.P.(art. 32), dove sono evidenziate
penalizzazioni per chi non ottempera in tempi utili ed i vincoli
dell'area,.
Per quel che
concerne i progetti dei pz. già inseriti all'esterno il Dr. Tribioli
si sta occupando della raccolta degli stessi.
Il dr De Luca
spiega il progetto di superamento per circa 50 persone
attualmente ospitate presso l'area ex Cat. (vedi allegato)
Il dr Stanga
evidenzia la necessità di essere propositivi nei confronti dei DSM
di provenienza non solo per quel che concerne l'area psichiatrica ma
anche per l'area Handicap. Le scadenze rimangono le stesse.
Inoltre si ritiene
opportuno che gli operatori del Centro Social , in quanto non
strettamente legati all'operatività di una specifica struttura
vengano coinvolti nell'aiutare a portare a termine i progetti di
superamento di quegli ospiti che sono ubicati nelle strutture
seguite solo da operatori dell'Azienda.
Il Sign Chiesa
evidenzia la necessità di avere la certezza degli appalti di
Primavera ‘85 e dell'Arcipegalo per poter disporre degli
stessi operatori sia nell'adoperarsi per il superamento sia per
garantire continuità terapeutica. I tempi prervisti sono di circa un
anno , viene quindi evidenziata la necessità che non si agisca solo
con proroghe provvisorie. Inoltre il supporto alle associazioni va
fatto anche quando gli ospiti arrivano nelle nuove situazioni
abitative.
Il dr. Stanga, in
accordo con il Sign Mimmo Martino e la Sig.ra Gianna Filone spiega
come si proporrà ai pazienti di superare il polo 10 (An-Archè) nel
dettaglio:
· 10 persone provenienti dal 7 Maschile ed altre 3 potranno andare in
una C.A. sita a Buttigliera Alta.
· 18 posti sono previsti per una R.A. a Cortandone nella quale
troveranno posto utenti delle tre Com. Maschili (Azzurra Regina
Nirvana), 6 posti si presume doverli lasciare agli ospiti del Rep.
6, che risultano essere provenienti da quella USL:
·
La comunità Serena previo
lavoro con il DSM della USL 7 può trovare posto a Castagneto Po'.
in tutta l'area
dell'EX O.P. rimangono quindi da effettuare i progetti per circa 15
persone di Casa Albergo, 30 persone del rep. 6, e tutto il 17.
Viene inoltre
evidenziata la necessità di gestire anticipatamente, anche dal punto
di vista sindacale, la destinazione degli infermieri Ex O.P:.
Altro punto
importante è che il Prof. Furlan, ha già un appuntamento con
l'Assessore Costa per avere chiarimenti ed informazioni sulla
Villetta di cui sopra.
Il Dottor Stanga
ribadisce di focalizzare l'attenzione sui pazienti provenienti dalla
A.S.L. 5 e cercare di trovare una adatta sistemazione abitativa per
loro e per i 16/17 utenti per i quali non è stato possibile risalire
alla A. S.L. di provenienza; in seguito progettare per gli altri
pazienti.
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18 FEBBRAIO
1998
Presenti: Sig.ra
Vettori, Sig. Fascio, Sig. Ghiori, Sig.ra Filone, Sig.ra Vuillermoz,
Sig. Belcari, Sig. Martino, Dott. Stanga, Dott. Tribbioli, Dott.ssa
Fresia, Dott.ssa Bagnis, Dott. Cristina, Dott. De Luca.
Il Dottor
Stanga spiega che stiamo vivendo un momento di impasse, poiché vi è
contrasto tra quanto stabilito dalla normativa Regionale e quella
Finanziaria.
Aspetto che si
evidenzia come problematico è quello dell’area handicap e anziani:
non c’è alcuna chiarezza in merito al fatto che all’interno dell’ex
O.P. possano rimanere le strutture che già operano con questo tipo
di utenza. L’Assessore alla Sanità , comunicherà le decisioni che
saranno prese in merito.
Vi è stata una
riunione in Assessorato, presenti i rappresentanti del Socio
Assistenziale di tutto il Piemonte ed i rappresentanti di questo
DSM. Non ci sono dati certi rispetto al carico che questi servizi
dovranno avere,; i dati dei loro pazienti sono stati inviati da
questa A.S.L. a tutte le A.S.L. di competenza a cui dovrà far
seguito la trasmissione delle pratiche al servizio Socio
Assistenziale di zona.
Altro punto
che, nelle riunioni precedenti, si presentava dolente, era la
questione degli appalti non rinnovati: Primavera ’85 e Arcipelago,
saranno discussi probabilmente la prossima settimana, mentre per
quel che riguarda “7 Maschile”, la situazione sta evolvendo e
probabilmente sarà a breve la messa in atto di progetti tra medici
referenti di comunità, DSM e Cooperative.
Il Sig.
Belcari porta a conoscenza i convenuti che vi sono opportunità di
posti letto nella C.tà “Casa delle Piante” di Grugliasco senza
aggravio di costi in quanto il personale è già in servizio (vuoto
per pieno); inoltre davanti all’ex O.P. di Grugliasco c’è la casa
del custode che tra breve sarà vuota, e si domanda perché non
utilizzarla come comunità. Utilizzando queste due strutture si
potrebbero avere 15 posti disponibili, praticamente nel centro
della cittadina.
Il Dott.
Cristina spiega che, probabilmente la Regione verificherà le
ubicazioni più o meno corrette dei pazienti nelle strutture attuali
e cioè A nelle c.tà per handicappati, B nelle R.S.A., C nelle
strutture per psichiatrici. Purtroppo, allo stato attuale, ci sono
apparentemente delle irregolarità, bisogna provvedere alla
riclassificazione dove c’è un fondamento clinico alla sistemazione
attuale, altrimenti si deve trovare una soluzione a breve.
Viene
distribuito elenco dei nominativi con situazione anormale ai medici
presenti ed è prevista copia anche per gli assenti con la preghiera
di prendere visione e studiare i singoli casi di pertinenza.
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25 FEBBRAIO1998
Presenti: Dott. Stanga, Dott. De Luca,
Dott.ssa Borello, Dott.ssa Fresia, Dott.ssa Bagnis, Sig.ra Manin,
Sig. ra Filone, Dott.ssa Cavaliere, Dott. Le Noci, Dott. Tribbioli,
Dott.ssa Corbascio, Dott.ssa Naldi, Sig.ra Ghiori, Dott.ssa D’Anna,
Dott.ssa Purcaro.
Il Dottor Stanga comunica che è stata
inviata nei giorni scorsi , a tutti i medici , una lettera che ha
come oggetto nuove disposizioni circa la gestione dei libretti
bancari al portatore dei pazienti: in pratica, ogni prelievo deve
essere autorizzato dal medico responsabile di c.tà, in quanto alcune
presunte irregolarità sono state evidenziate in sede amministrativa.
Viene portato all’attenzione dei
presenti che è necessario appianare la situazione riguardante la
classificazione dei pazienti che devono essere in comunità
appropriate. E’ necessario per poter continuare il lavoro iniziato
con i vari DSM e per eventuali verifiche regionali e ministeriali.Anche
la dott.ssa Borello e il dott. De Luca concordano che sia
necessario inoltrare richiesta di rivalutazione per quei pazienti
che si ritiene opportuno deontologicamente mantenere nella struttura
dove attualmente vivono. Altro tipo di valutazione che è necessario
fare, sollecitata anche dal dott. Le Noci, riguarda le relazioni
familiari reali , significative e positive per il paziente e che può
essere in contrasto con la normativa vigente quando prevede il
ritorno alla A.S.L. di residenza prima del ricovero.
Viene fatto anche notare che vi sono
incongruenze tra classificazione e progetto:S.O. (Casa Albergo) anni
80 classificata come C e in assenza di sindrome; è opportuno
progettare per lei un inserimento in c.tà psichiatrica a Cafasse?
Certamente, secondo la dott.ssa Fresia, poiché la paziente
presenta patologia florida, ma controllata farmacologicamente.
Oppure, M.D. (c.tà Regina) classificato come A, oligofrenico, è
opportuno che risieda in c.tà psichiatrica’ Secondo il dottor Stanga
si, in quanto ha sindrome psicotica, è relativamente autonomo e non
reputa per lui favorevole il trasferimento in c.tà per handicap.
Quindi, oltre a presentare il progetto, bisogna documentare le
scelte fatte. Il dottor Le Noci fa presente che ci devono essere
degli errori negli elenchi presentati con le classificazioni, in
quanto il sig, V del rep. 6 è classificato anziano pur non avendo
ancora 65 anni.
I progetti e le relazioni presentate
si sono rivelati estremamente utili durante gli incontri con le
altre A.S.L. , anche perché non sarebbe possibile organizzare la
partecipazione di tutti i medici responsabili tenendo conto degli
impegni dei singoli. Si chiede quindi di avere relazioni progettuali
di ogni paziente. Il Prof. Furlan, che presenta i progetti anche in
Regione non ritiene di poter portare casi per cui la struttura non
è stata individuata. E’ anche necessario, far si che circa 30
pazienti circa, superino l’ex O.P. entro breve in modo da dimostrare
alla Regione che il nostro impegno è reale. La sig. Ghiori, non
ritiene sia necessario per gli utenti e si chiede per chi lo sia. La
dott.ssa Borello evidenzia come sia difficile operare in un contesto
dove non ci sono certezze e dove di rischia di trasmettere solo
ansia e di non poterla contenere. Anche il dott. De Luca è concorde
con la collega, nella necessità di dover fare un programma
complessivo di superamento, aver chiaro quello che si può proporre
ai pazienti e avere risposte alle proposte in tempi brevi Il dottor
Le Noci al timore che, al Ministero e all’ Assessorato possano
pensare che non ci si impegni per ottemperare al superamento si
chiede cosa penseranno della Puglia.
Il suggerimento del prof. Furlan ,
riguardo la struttura di Cafasse, è di inserire il maggior numero di
pazienti provenienti dalle A.S.L. 5 e 6 . Si precisa che la
disponibilità e di 25 posti, ristrutturando una zona limitrofa. La
struttura sarebbe mista per anziani e psichiatrici, ma in soluzioni
abitative separate. Viene presentato un elenco di nomi (allegato).
La dottoressa Corbascio non ritiene valido tale elenco perché
stilato senza la collaborazione dei medici referenti. Anche la
dottoressa Naldi concorda con la collega.Il dottor De Luca propone
che ogni medico formuli ipotesi per la propria comunità , Corbascio
che si progetti con i parenti onde evitare strumentalizzazioni e
ripercussioni con ” titolacci” sui giornali, inoltre sente il
bisogno di sentirsi garantita sul personale che seguirà i pazienti
fuori dall’O.P. Ritornando all’elenco presentato si rivedono i nomi
uno per uno e si stabilisce, sentiti i medici referenti , che la
struttura può essere adatta per i nomi corrispondenti ai numeri: 1
,8 , 9, 10,11, 13, 14, 16, 17, 20, 21, 24, 25, inoltre la
dottoressa purcaro propone le signore Dosio e Gamerro.
La dottoressa Borello precisa che i
pazienti facenti a lei riferimento sono adatti per il gruppo
anziani.
Si ripropone la richiesta di delega
da parte del Prof. Furlan, a una figura che in sua vece possa
prendere accordi con Comuni e ATC per il discorso case popolari.
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11 MARZO 1998
Presenti: Dott.ssa Purcaro, Dott.ssa
Fresia, Dott.ssa D’Anna, Dott.ssa Borello, Dott.ssa Bagnis, Dott.ssa
Cavaliere, Dott. Stanga, Dott. De Luca, Dott. Le Noci, Sig.ra Manin,
Sig.ra Filone, Sig.ra Vuillermoz, Sig.ra Ghiori.
Il Dott. Stanga, chiede, che ogni
accordo preso in sede di incontro con i D.S.M. di provenienza dei
pazienti, venga riportato anche al D.S.M. 5.
La scadenza del 31 marzo (riguardante la
presentazione dei progetti in Regione) è stata anticipata al 15
marzo, su esplicita richiesta dell’Ufficio Assistenza Regionale.
In merito all’incontro con l’assessore
comunale Costa Marina: è stato presentato il fabbisogno di questo
D.S.M. , e cioè quattro strutture da sei-otto posti e otto alloggi
piccoli per uno-due posti. In Comune non erano a conoscenza dei
nostri vincoli di tempo per la chiusura, ma danno la loro piena
disponibilità a collaborare attivamente per il reperimento di
strutture. Attualmente il Comune dispone di una villetta sita nel
Villaggio Leumann con sette-otto posti, abitabile da subito.
Per quanto invece riguarda la villetta
sul C.so Francia , vi sono delle perplessità in quanto i costi
risulterebbero eccessivamente elevati: circa un miliardo tra
acquisto e ristrutturazione, e l’A.S.L. dispone di una cifra che non
supera il miliardo ottenuta dalla vendita del padiglione dove era
situata la biblioteca medica: non vale la pena investire tutto per
una comunità per così poche persone.
Dovrà essere indetta una riunione con la
partecipazione del Prof. Furlan, dell’assessore Costa, di un
rappresentante dell’A.T.C., della Dott.ssa Corbascio, per redigere
un documento che chieda l’assegnazione delle case: se è il Comune
che assegna attraverso l’ATC, è l’ufficio Assistenza Regionale,
proprio quello che ci chiede le schede di superamento, che
stabilisce quali sono le priorità per l’assegnazione.
Altro prospetto da compilare
velocemente, è un modulo A3, che chiede notizie anagrafiche,
collocazione al 1-1-97, collocazione attuale, ipotesi di superamento
con indicazione di struttura e data di inserimento. Questo prospetto
ha la funzione di chiarire i movimenti in atto e permettere
l’assegnazione degli incentivi economici.
Il dott. De Luca chiede se c’è la
possibilità di essere generici rispetto alle destinazini, e secondo
il gruppo di lavoro, se l’ipotesi di inserimento è in una struttura
che ancora non è stata acquisita , è possibile ugualmente segnalare
quella.
Viene portato in questo gruppo di
lavoro una preoccupazione che ha evidenziato la Dott.ssa Chianale
in sede di riunione: si tratta di una questione medico-legale di una
certa rilevanza: ove ci sia un paziente classificato come B (che lo
identifica come non autosufficiente) in una struttura per
autosufficienti, come può esserlo una comunità alloggio, se
ipoteticamente si verificasse un incidente, o in caso di ispezione
ministeriale, il medico referente potrebbe essere imputato per non
aver messo in atto tutto quanto necessario per l’incolumità del
paziente, quindi per non averlo inserito in una RSA ( o almeno non
averlo inserito nella lista di attesa della medesima, suggerisce la
dott.ssa Bagnis).
Viene rilevato che, in sede di
classificazione non è stato adottato il criterio
dell’autosufficienza, bensì l’età superiore ai 65 anni e l’assenza
di patologia florida.
Per quanto riguarda le strutture
ipotizzate nel territorio della A.S.L. 6 si aspettano le
autorizzazioni che devono ancora essere rilasciate, ma non
dovrebbero esserci impedimenti. Quasi tutte le A.S.L. di
provenienza sono state sentite e hanno dato il benestare. Rispetto
alle persone ipotizzate vi sono perplessità solo riguardo i pazienti
provenienti dalla A.S.L. 4 , dalla Valle D’Aosta ; inoltre la sig.ra
Gamerro andrà nella sua zona di provenienza,la sig.ra Odisio che
potrà essere inserita solo se la struttura sarà adatta per
classificati C, e i due casi provenienti dal Barrocchio per i quali
Cafasse non sembra adatta.
Il dott. Le Noci , riferisce di aver
percepito perplessità dai rappresentanti delle A.S.L. di provenienza
con i quali ha avuto rapporti, solo in merito ai costi di tale
struttura ed il dott. Stanga suggerisce di palesare che oltre ai
costi e agli incentivi bisogna anche tener conto delle
penalizzazioni che verranno applicate laddove non si ottemperi al
superamento, penalizzazioni a cui andranno soggette anche le A.S.L.
di provenienza se i loro pazienti non troveranno giusta
collocazione.
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18 MARZO 1998
Presenti:Dott. Le Noci, Dott. Stanga,
Dott. Cristina, Sig.ra Ghiori, Dott.ssa Fresia, Dott.ssa Bagnis,
Dott.ssa Caporale, Dott.ssa Purcaro, Sig. Martino.
Il Dott. Stanga porta una novità,
peraltro informale, portata dai colleghi della A.S.L. 7, e cioè pare
che si possano fare le tre comunità protette per 60 posti. La fonte
pare sia una riunione ministeriale, da cui manca ancora una nota
scritta, la decisione pare dovuta a una deliberazione precedente
alla legge finanziaria. Sarà quindi necessario decidere come
organizzare queste c.tà, quantificare le risorse di personale e la
tipologia , per ora si parla di strutture flessibili, senza
ulteriori specificazioni.
Un’altra novità è, che le schede che
andavano consegnate al 15 marzo presso la Regione , possono essere
portate al 31 marzo.
Si può ipotizzare di fare un incontro
con tutti i medici presenti per fare il punto della situazione su
ogni struttura e su tutti i progetti individuali di uscita: cercare
di capire quante persone escono e quante, invece, rimangono. Il
dott. Le Noci ritiene che sia necessario riorganizzare la situazione
per le persone che rimangono qui in OP; inoltre, la dott.ssa Bagnis,
rileva che si debba immaginare da subito quello che succederà per
poter organizzare meglio le uscite. Il dott. Stanga aggiunge che si
deve operare per diminuire il più possibile il disagio per chi dovrà
affrontare un cambiamento. Martino suggerisce che si può intervenire
come quando si è provveduto al superamento per gli utenti che sono
attualmente a Pianezza nel GA, e il Centro Sociale può, avendo
chiari quali saranno i movimenti, impegnarsi per ottenere dei
buoni risultati in materia di benessere delle persone anche nel
cambiamento. Per la dottoressa Bagnis, il lavoro resta teorico
finchè non si avranno dati certi….Inoltre, alcune strutture sono
ancora da definire, si possono comunque identificare dei gruppi in
via ipotetica.
Per il dott. Le Noci, vanno definite le
competenze delle varie A.S.L. e capire chi si dovrà occupare
dell’intervento medico in strutture come Cafasse e Cortandone.
Secondo il dott. Stanga , quella di Cafasse, dovrebbe essere una
struttura residenziale del territorio. Visto che la tipologia
dell’utenza non è omogenea, bisognerà organizzare l’assistenza sulla
base delle diverse esigenze. Si passeranno le esigenze ad un
referente che se ne occuperà, ma all’inizio sarà necessario un
passaggio di consegne graduale. Il maggior numero di pazienti, sono
comunque afferenti ai dottori Borello e De Luca.
Martino propone di trovare un sistema
perché si possano utilizzare i denari propri degli utenti , per
magari acquistare delle case in conproprietà. Secondo la sig. ra
Ghiori le difficoltà sono molteplici, e vanno dal grado di autonomia
per passare al problema, non secondario, delle interdizioni e dei
conseguenti tutori. Secondo il dott. Stanga, la proposta potrebbe
essere valida però è necessario, che qualcuno prenda la referenza
della questione e porti avanti il progetto, valutando sia il profilo
clinico che quello economico. Secondo l’assistente sociale Ghiori è
difficile già sapere da parte dei tutori, notizie sul patrimonio,
figurarsi farli discutere per l’acquisto di una conproprietà.
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1 APRILE 1998
Presenti:Dott. Stanga, Dott.ssa
Cavaliere, Dott.ssa Purcaro, Dott. Lwe Noci, Dott.ssa Fresia, Sig.ra
Ghiori, Sig.ra Filone, Dott. Tribbioli, Dott.ssa Borello, Dott. De
Luca, Sig.ra Manin, Sig. Martino, Sig.ra Vuillermoz, Dott.ssa Bagnis.
Viene reso noto che il 7 c.m. giungerà
da Roma una Commissione Ministeriale sulla psichiatria, e saranno
presenti i deputati Guidi e Cossutta, per valutare l’operato sul
superamento. C’è qualche problema rispetto alla permanenza di alcuni
ospiti classificati B o A all’interno delle c.tà psichiatriche. Il
dott. Stanga chiede se è possibile rimediare effettuando alcuni
spostamenti oppure riclassificando gli ospiti. I medici presenti
dichiarano che non è possibile effettuare trasferimenti per motivi
clinici ed ognuno si prende la responsabilità del proprio operato in
merito alla sistemazione data all’ospite.
Si vorrebbe creare nella “Casa delle
piante” di Grugliasco una struttura geriatrica atta per il
superamento e non da superare, potrebbe chiamarsi “l’accoglienza”, e
funzionare anche per il territorio.
La dott.ssa Borello parla delle sue
c.tà, sostiene che la qualità di vita che gli ospiti hanno qui, non
l’avrebbero da nessuna altra parte: ad esempio nella c.tàò Stella,
ogni ospite alloggia in camera singola. Chiede come è autorizzabile
la struttura Progest di Cafasse; RAF è la risposta del dott. Stanga
e gli ospiti che potrebbero trasferirvisi sono già stati
identificati, ci sono dei dubbi su 3 utenti appartenenti alla A.S.L.
7: è stato fatto un discorso tecnico con i dott.ri Zirilli e
Martinetto in cui si è prospettata come migliore opportunità di
vita per i 3 signori, ma viene rilevato l’alto costo (£ 200.000/gg)
per cui quella A.S.L. preferirebbe inserirli nella RSA di Foglizzo.
La struttura di Cafasse sarà a carico
della ASL 5 , mentre i G.A. di san Gillio e Villa 8 Stelle di
Pianezza, saranno a carico della ASL 6 e. C’è un’intesa di programma
tra la 5 e la 6, essa deve essere ancora firmata ufficialmente, essa
prevede il meccanismo del debito/credito tra le ASL.
Per quanto riguarda il personale in
organico gli ospiti della RAF di Cafasse, secondo parametri di
legge, sarà composto da: 2 educatori al mattino
2 educatori al pomeriggio
1 educatore la notte
1 animatore a tempo pieno (38 ore sett.)
6 ore di infermiere al
giorno.
Ai presenti sembra eccessivamente
ridotto.
La retta è stata ridotta rispetto a
quanto richiesto e si è dovuto ridurre formazione e supervisione.
L’autorizzazione dovrebbe essere data in
settimana.
Per quanto riguarda la palazzina in
villaggio Leumann con due appartamenti, vi sono due possibilità:
a)
due appartamenti divisi,
di cui uno da due posti e uno da quattro/cinque posti
b)
una sola c.tà da circa
nove posti
Per quanto riguarda gli ospiti da
inserire si può pensare ad un gruppo dell’area cat(quelli previsti
per la villetta del viale) oppure il gruppo residente alla c.tà
Nirvana (tranne il sig. Reina).
Si potrebbe evitare l’appalto con la
motivazione della continuità terapeutica.
La signora Migliasso del comune di
Torino è stata contattata e si è data disponilile a verificare la
disponibilità di appartamenti del Comune di Torino siti sul
territorio di Collegno da destinare al superamento.
La dott.ssa Borello sollecita una
riunione con gli operatori ASL (infermieri, etc…) per far chiarezza
sul loro futuro lavorativo.
Il 17 aprile la ASL 5 è convocata alla
riunione del Consiglio Comunale di Collegno in cui si dovrebbe
deliberare in merito all’assegnazione delle case A.T.C.
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4 FEBBRAIO 1998
Presenti: Sig.ra Ghiori, Sig.ra
Vuillermoz, Dott.ssa Fresia, Dott.ssa Purcaro, Dott.ssa D'Anna,
Dott.Stanga, Dott. Cristina, Dott.ssa Caporale, Dott.ssa Bagnis,
Sig. Belcari, Sig. Martino, Sig.ra Filone, Sig. Fascio, Sig.ra
Manin.
Viene rilevato che i pazienti stanno
vivendo una situazione di grande disagio, per l'incertezza rispetto
al loro futuro, alla loro collocazione abitativa. L'esempio più
eclatante è rappresentato dalla sig.ra Saltarin che in questo
momento è ricoverata al repartino del San Luigi dove si trova in
condizioni di grave alterazione psichica.
Anche il personale, sia dell'ente che
altro, (es. colf ) sono in stato d'ansia e di agitazione perché non
hanno certezze rispetto al loro futuro lavorativo.
La ragione di queste incertezze è da
far risalire alle disposizioni legislative, sulle quali è
necessario fare chiarezza, c'è una grande discordanza tra il Piano
Regionale, tra l'altro triennale, e la Legge Finanziaria annuale,
il primo prevede, ad esempio, che possano rimanere nell'area
comunità Protette o R.S.A., mentre la seconda lo esclude.
Il Dott. Cristina propone di accogliere
le ansie e le paure dell'utenza e del personale, di razionalizzare e
ragionare su quanto è certo e su quanto è ipotizzabile, in maniera
da contenere timori che possono causare malessere difficile da
gestire quando raggiunge soglie elevate.
Il dott. Stanga propone di istituire un
servizio, sia esso ufficio o numero telefonico, dove un incaricato
possa raccogliere e gestire, per quanto possibile l'angoscia e
l'ansia del paziente.
Potrebbe essere un servizio offerto dal
C.S.B
Il sig. Belcari sostiene che, in qualità
di rappresentante della Cooperativa , non può e non vuole
sentirsi responsabile del futuro lavorativo del personale di pulizia
e dame di compagnia, in quanto non è possibile ricollocare,
all'interno sei servizi che la Cooperativa andrà a gestire,
personale che attualmente lavora alle dipendenze dell'utenza, in
quanto spetta solo e soltanto alla Cooperativa la scelta del suo
personale.
Il sig. Martino sostiene che si debba
pianificare prima dell'uscita dell'utenza, quale sarà l'assetto che
si vorrà dare al servizio, cercando per quanto possibile , di dare
risposte anche al personale, questine questa assai rilevante per la
Cooperativa Il Margine in quanto prospetta di avere servizi anche
lontani dalla sede attuale e di avere tutto personale in proprio.
Viene presentato prospetto di
ricollocazione degli utenti della Casa Albergo e della C.tà Sirio da
parte della Dott.ssa Fresia (vedi allegato).
Il Sig. Martino presenta la
disponibilità del Centro Sociale a lavorare per gli inserimenti
degli utenti anche per altre cooperative, in virtù della storia del
servizio che da sempre ha avuto questo compito.
C'è necessità di avere certezze per
quanto riguarda le date di utilizzo delle strutture individuate, ad
esempio c'è incertezza per quanto riguarda la struttura di
Cortandone, perché la A.S.L. 19 vorrebbe l'inserimento dei pazienti
provenienti dalla provincia di Asti, i quali sono per la maggior
parte, ospiti del Rep. 6. Si vive un momento di impasse, poiché il
dott. Le Noci in questo periodo è assente. E' necessario che
provveda un sostituto a portare avanti il lavoro del referente
medico, viene individuata la Dott.sa Purcaro, che abitualmente
sostituisce il dott. Le Noci, la quale chiede un mandato ufficiale
del Dipartimento per non invadere, senza titolo, il campo d'azione
del collega in un momento tanto delicato.
L'assistente sociale, sig. Ghiori,
ricorda che il Dott. Le Noci era contrario all'inserimento di quei
pazienti nella loro A.S.L. di provenienza per vari motivi.Si
riscontra, tuttavia, che alla luce delle nuove disposizioni
legislative è forse opportuno rivedere determinate posizioni.
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4 MARZO 1998
Presenti: Dott. Stanga, Sig. Belcari,
Dott. Le Noci, Dott.ssa Naldi, Sig.ra Ghiori, Dott.sa Fresia,
Dott.ssa Borello, Dott. De Luca, Dott.ssa D'Anna, Dott.ssa Purcaro,
Sig.ra Vuillermoz, Sig.ra Filone, Dott.ssa Bagnis.
Vi è una delega da parte del Prof.
Furlan, al Dott. Stanga per quanto riguarda i contatti
istituzionali: già domani vedrà l'Assessore comunale Costa in un
incontro organizzato dalla Cooperativa" Il Margine" e sarà anche
occasione per presentare il bisogno di case per il superamento.
Il sig. Belcari andrà a vedere la
struttura di C.so Francia di proprietà della Cooperativa Progest,
con il Prof. Furlan, premettendo che comunque potrà essere
strutturata per 5 persone al massimo e non per 6 come anticipato. In
seguito, quando si avranno certezze rispetto ai finanziamenti che
permetteranno l'assunzione di personale, la Cooperativa si impegnerà
nella ricerca di strutture adatte agli ospiti ex O.P.
Intanto chiede conferma dei nominativi
da inserire nella struttura di Cafasse.
I nominativi individuati sono: Amerio,
Bionaz, Dosio, Druetto, Elia, Gamerro, Guarnieri, Guido, Jorio,
Mallen, Marin, Odisio, Olocco, Pomatto, Rassa, Selvo, Terzago, Tua,
Zeppegno, Virò, Tournour, Vernetto.
Il Dott. De Luca chiede se si possono
avere delle certezze rispetto alle ipotesi fatte negli incontri
precedenti, ad esempio sugli appartamenti ipotizzati in Collegno.
Un'altra domanda è rispertto a chi siano gli operatori che si
occupano dell'inserimento nelle strutture reperite, il sig. Belcari
suggerisce che si dovranno fare delle convenzioni con le
cooperative,chi avrà la struttura da mettere a disposizione dovrà
avere anche gli operatori, es. non potrà essere "Il Margine" a fare
gli inserimenti o occuparsi degli ospiti in una struttura di Progest.
Una notizia non certa è che il Dott.
Coppola, abbia interessato il Ministero, riguardo la villetta del
viale; Secondo il dott. De Luca , il Comune non ha intenzione di
muoversi su questa villetta perché intende farla acquistare dalla
A.S.L..
La Sig. Vuillermoz chiede notizie in
merito alla Caserma dei Carabinieri che dovrebbe essere di proprietà
della A.S.L. e che sarebbe ideale soluzione abitativa per i nostri
pazienti.
La Dott.ssa Naldi, chiede che personale
si può utilizzare per il superamento, visto che quello attuale non è
sufficiente. Il Dott. Stanga spiega che il Prof. Furlan aveva
chiesto la disponibilità di personale aggiunto, ma non è stato
possibile averlo per problemi di costi. Il Dott. De Luca sostiene
che il personale medico attuale è sufficiente , per quello
infermieristico, suggerisce Stanga, bisogna far capo alla sig.
Vettori che andrà reinvitata a questi incontri del mercoledi. La
direzione stà concordando un incontro sindacale per evitare
insurrezioni di massa, se qualcuno dei presenti si ritiene in grado
di dirigere il personale in modo proficuo è bene che si proponga. Un
aspetto che trova tutti concordi è che non si possono creare equipe
miste di dipendenti dell'Ente e dipendenti di Cooperative.
Si prova a quantificare quale può
essere il bisogno di strutture in Collegno per poter fare una
richiesta chiara all'assessore Costa: 3 alloggi grandi per circa
otto persone e 8 alloggi per singoli o coppie. Ora è necessario
preparare una lettera da inviare al Dott. Coppola il quale farà, a
sua volta, richiesta al Comune
Riguardo agi accordi con la A.S.L. 6.,
anche se devono ancora essere sottoscritti, prevedono che la A:S.L.
5 si faccia carico di trovare sistemazione per tutti gli ospiti
provenienti dalla 5 che sono 16, in cambio la 6 si farà carico del
GA di Pianezza , dei due GA di San Gillio, dei classificati B e A
che rimarranno qui,dei progetti terapeutici già allocati sul
territorio, per un totale di circa 20 persone.
Per quanto riguarda Cafasse, il
Professore cerca di futurizzare la spesa, percui ritiene che quella
struttura possa divenire un giorno, dopo l'esaurimento ex OP, il
centro in cui ospitare pazienti che attualmente sono collocati in
strutture sparse nel territorio italiano, e quindi possa rimanere
riservato alla A.S.L. 5.
Il Sig. Belcari sostiene di aver preso
l'impegno con la A.S.L. 5 per 20, 23 posti fino a dicembre '98,
dopo le ferie si appurera se sarà possibile costruire attiguamente
alla struttura esistente, uno o due blocchi per sistemare dei gruppi
appartamento, per cui dare un piano alla A.S.L. 5 e uno a
disposizione della Cooperativa per gli inserimenti che vorrà fare.
La Dott.ssa Borello chiede certezze per
i suoi pazienti che andranno in quella struttura, sulla stabilità
dell'abitazione e sul personale. Il sig. Belcari sostiene che tutto
dipenderà dalle rette che devono ancora essere discusse.
Altro aspetto da valutare è che
psichiatrici non possono usufruire di strutture RAF.Secondo quanto
sostengono le dott.sse Dalmotto e Xocco, sentite in merito, basta
l'autorizzazione regionale che , il sig Belcari dice è già stata
richiesta.
Per ultimo, viene presentato l'elenco
con i nomi per la rivalutazione.
Se ci sono variazioni o inserimenti,
comunicare immediatamente.
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15 APRILE
1998
Presenti: Dott. Stanga, Dott. Tribbioli,
Dott. Le Noci, Dott.sa Bugnis, Sig.ra Filone, Sig. Martino, Dott.
De Luca, Dott.sa Borello, Dott.sa Fresia, Dott.sa Purcaro
Vi sono stati dei problemi per la
struttura di Cafasse,ora il vincolo unico rimasto è che vi siano
ospitati pazienti classificati come C ma stabilizzati.
Si può iniziare a partire con il
progetto di lavoro per gli accompagnamenti finalizzati
all’inserimento dell’utenza. Si prevede di poter ultimare gli
inserimenti dopo la seconda metà di Giugno.
Per quanto, invece, riguarda i Gruppi
Appartamento di S. Gillio abbiamo:
Gruppi Appartamento di Margine è
possibile inserire le sig.re Fera e Zoppi, ma la Dott.sa Borello
vorrebbe avere più notizie per quanto riguarda l’inserimento dal
territorio per valutare la compatibilità con Zoppi, riservandosi la
possibilità di no effettuare l’inserimento di questa utente. Se ci
fossero dei pazienti, purtroppo la cooperativa non è in grado al
momento di fornire ulteriori elementi riguardanti l’inserimento dal
territorio, che però potrebbe anche non essere immediato. Martino
suggerisce di incominciare con le due signore provenienti dall’O.P.
e in un momento successivo valutare il terzo inserimento.
Borello chiede comunque elementi di
conoscenza.
Per quanto riguarda, invece, il Gruppi
Appartamento di Progest sempre in S. Gillio i pazienti individuati
sono: Falato, Pavanello, Rivetto, Densashas, Gentina, Selvo. Il
Dott. Stanga dice che si può partire non appena le cooperative
firmano l’accordo di gestione con le A.S.L. competenti.
Il Dott. De Luca chiede di esser più
definitivi nella composizione dei gruppi ed inoltre di indicare
quale è il personale che si occupa degli inserimenti nelle nuove
strutture.
Da chiarire che rispetto agli
inserimenti in queste strutture gli infermieri non intendono essere
coinvolti. Per quanto riguarda i medici si può prevedere che si
presenti una fase di transizione, il Professore ritiene che possa
durare un paio d’anni, ma i presenti si chiedono se possa esser
davvero un periodo di questa durata.
Comunque le cooperative devono
intervenire con i loro operatori per le proprie strutture ed il
C.B.S. può rendersi disponibile anche per Progest visto che il suo
mandato prevede un raggio d’azione piuttosto ampio. Martino è
perfettamente d’accordo.
Per quanto riguarda la struttura di S.
Gillio il Margine mette a disposizione gli operatori Lo Monaco e
Massè per seguire Fera e Zoppi, Spagnolo per l’inserimento del Sig.
Rosso a Pianezza.
Si prevede gli inserimenti a S. Gillio e
Pianezza per il 30 Maggio.
Per quanto riguarda le strutture di
Progest bisogna che entro mercoledì prossimo si possano avere
certezze riguardo alle procedure da seguire.
Il Dott. Stanga fa presente che il
Ministero vuole date certe e il programma di superamento va spedito
entro il 30/4.
Il Ministero chiede che i pazienti
dimessi siano divisi in “Gruppo Dimissioni” cioè persone che possono
trarre giovamento nell’inserimento in strutture con copertura di 12
ore su 24 o a fasce orarie (Comunità Alloggio e Gruppi Appartamento)
e “Gruppo Riabilitazione” con copertura sulle 24 ore.
Quindi bisogna specificare ogni paziente
in quale gruppo va inserito e in quale data.
Un documento ufficiale conferma che
all’interno dell’Area Socio Sanitaria possano rimanere tre Protette
da 20 posti. Una dovrebbe esser al quattro delle Ville e le altre
probabilmente al sei delle Ville. Su quattro piani disponibili tre
andranno alle Protette e uno alla R.S.A. (attualmente Villa Rosa).
Queste strutture vengono autorizzate come Protette in via di
superamento, perché la finanziaria è chiara, ma sicuramente sarebbe
un investimento sprecato, forse si potrebbe utilizzarle per il
territorio considerando che le Ville sono fuori dalla Certosa e vi
sono insediamenti del Comune e il C.D.U.
Comunque il Dott. Coppola assicura che
almeno una Villa (20 posti per 2) sarà pronta per la fine del ’98.
Questo è l’ultimo giorno di lavoro
della Dott.sa Bagnis. L’Azzurra è scoperta di medico referente. Il
Dott. Stanga vorrebbe prenderla in carico ma è oberato di impegni,
per cui potrebbe occuparsi la Dott.sa Cavaliere della parte
riguardante la routine e le ricette, il Dott. Tribiolisi dà
disponibile a seguire al Comunità per quanto riguarda le dinamiche
tra gli utenti e il personale.
Anche il Dott. Le Noci andrà via dal
mese di Giugno e anche per il Reparto sei si deve trovare un medico
disponibile a caricarsi della responsabilità della Comunità.
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22
Aprile 1998
Presenti: dr.ssa Purcaro, dr.ssa Fresia,
dr. Le Noci, L. Ghiori, dr.ssa Borello, sig.ra Vuillermoz, dr.ssa
Corbascio, dr.ssa Naldi, dr. Stanga, dr.ssa Cavaliere.
Il dr. Le Noci introduce la proposta
fatta dalla sorella del sig. Coppo, attualmente ospite dell’ex Rep.
6 ed originario di Asti, la quale possiede un alloggio in Asti che
desidera mettere a disposizione per un programma per il fratello ed
altri utenti. La sorella del sig. Coppo è un’educatrice e ha
presentato un progetto relativo a tutto ciò. In effetti, era già
stata presa in considerazione dai medici l’idea di avvicinare Coppo
ad Asti. L’alloggio in questione, composto da tre camere, bagno,
cucina e terrazzo, è situato al primo piano e dista 500 m. da un
CSM. Ora è necessario valutare se l’ASL di zona ha già vagliato il
progetto.
Il dr. Stanga richiede ai presenti di
essere maggiormente propositivi in funzione di un miglioramento
qualitativo del lavoro. Al momento attuale sono necessari input
circa ipotesi sul superamento dell’O.P. e, a parer suo, proprio
questo è il momento in cui esse possono essere prese in
considerazione, il momento giusto per proporre e fare. Un esempio
può essere, per quanto riguarda l’ampliamento di spazi già
esistenti, la domiciliazione, oppure impegno e riflessioni per un
funzionamento gerarchico per occuparsi di residenzialità
Questo discorso si collega alla riunione
tenutasi il 21-4 per la compilazione delle schede di sanzionamento
delle ASL che non cooperano al superamento. Durante questa riunione
è emerso quello che lui stesso giudica un falso problema: i
direttori dei servizi non vogliono farsi carico di utenti che
presentano problemi quantitativamente superiori rispetto al paziente
territoriale. In realtà, in un’ottica cinica, ciò è addirittura
conveniente dal punto di vista economico. Inoltre, chi si fa carico
di chi non può uscire dall’OP. ha a disposizione i 60 posti nelle
comunità protette.
La dr.ssa Corbascio pone la questione
relativa ai Comuni: su quale Comune metto chi, per esempio, va ad
alloggiare in Val di Susa? Stanga nota che questa è effettivamente
la prima obiezione posta dai direttori di dipartimento. E’ stato
proposto che per due anni le quote fossero a carico delle ASL di
provenienza, cosa che, però, influenzerebbe la decisione di
concedere l’autorizzazione.
Viene sollevata un’ulteriore questione:
molte persone ricadranno, fra poco tempo, nella categoria anziani e
le risorse sono limitate. Il dr. Stanga informa i presenti che
Furlan ha proposto di prolungare ab vitam gli stanziamenti per gli
utenti.
Si discute anche del fatto che la
Regione non è attualmente in grado di farsi carico di ciò, ma Roma
lo sarebbe. Su quali basi pagheranno tutta la vita? Resta un
problema di bilancio e va sempre fatta attenzione al delicato
equilibrio tra penalizzazioni ed incentivi.
Il dr. Stanga aggiorna i presenti sugli
alloggi sul territorio, dietro richiesta della dr.ssa Borello. E’
stato visitato l’appartamento di Leumann e il giorno seguente si è
tenuta una riunione in cui è prevalso il sentimento di rabbia per
l’impossibilità di utilizzare immediatamente l’alloggio. Infatti, la
parte situata al pian terreno è disastrata e richiede 7 mesi-1 anno
di lavori di ristrutturazione. Il primo piano è stato abbandonato da
poco e necessita solo di essere sistemato. L’assessore ha garantito,
in riunione consiliare, la possibilità di utilizzo entro fine anno.
Si parla di utilizzare la struttura in toto, prevedendo due unità
abitative. Al pian terreno sono in progetto un ufficio di
collocamento ed un circolo per i cittadini.
Inoltre, è previsto l’utilizzo della
caserma dei Carabinieri, ritenuto da tutti i presenti un luogo
piacevole. In essa si possono ricavare due alloggi. Invece, la
proposte relativa la villa della Finanza è stata, per ora,
abbandonata, ma può essere presa nuovamente in considerazione se
viene pensata e proposta una nuova modalità.
Un ospite della Regina possiede un
miliardo. Dietro autorizzazione del giudice tutelare, questa somma
può essere utilizzata per l’acquisto di una struttura i cui signori
ospiti pagherebbero l’affitto, destinato all’utente proprietario
dell’immobile.
Per quanto riguarda Cafasse, bisogna
attendere l’autorizzazione per l’inserimento di pazienti
psichiatrici stabilizzati. La richiesta che è stata inoltrata
riguarda solo una R.A.. Questo è stato l’errore che ora ostacola il
progetto. I tempi, ora, dipendono unicamente dalla firma.
Il progetto di San Gillio non necessita
di autorizzazione. Resta bloccato l’inserimento territoriale.
la dr.ssa Borello ha tre pazienti a La
Stella destinati al territorio. Richiede di muoverli insieme. Si
tratta dei sigg. Zoppi (S. Gillio), Bionaz e Rispa (Cafasse),
Cefalato (alloggio).
Si discute dei termini scaduti e delle
penalizzazioni. Effettivamente, risultano trasferite da Collegno
solo tre persone. Nonostante ciò, nessuno è intervenuto dall’esterno
per imporre metodi o movimenti diversi. Quindi, è necessario
proseguire lunga la direzione intrapresa, velocizzando i tempi.
Si discute della convenzione con
Progest, rinnovata fino a Settembre. Ciò introduce la questione
della motivazione alla collaborazione degli educatori, ai quali si
chiede di lavorare per far uscire gli utenti, cosa che significa per
loro avere meno lavoro in futuro. La dr.ssa Corbascio ritiene che
questo sia stressante per i lavoratori e nota che, per ora, il loro
senso del dovere prevale su queste considerazioni.
Il dr. Stanga riferisce di problemi
nella gestione delle persone appartenenti alle cooperative. Rileva,
in particolare, un disagio degli operatori rispetto alla mancanza di
contatti con i referenti istituzionali. In questo senso egli si
sente in dovere di intervenire e tranquillizzare gli operatori,
anche, tra l’altro, in relazione al problema del rinnovo delle
convenzioni. Per quanto concerne ciò, sarebbe utile che chi si
occupa di questo delegasse le richieste di rinnovo convenzioni.
Anche il dr. Stanga si è posto il problema della motivazione degli
educatori, relativamente al quale propone una riunione con tutti gli
operatori.
Il dr. Stanga chiede se ci sono novità
e disponibilità rispetto all’esigenza palesata durante l’incontro
precedente riguardante la comunità Azzurra e l’ex Rep. 6. La dr.ssa
Fresia si rende disponibile per l’ex Rep. 6. Siccome non arrivano
altre proposte, quale soluzione di compromesso verrà chiesto a
Tribbioli di occuparsi della conduzione degli educatori e
dell’analisi delle dinamiche di comunità all’Azzurra, mentre Stanga
si occuperà della parte del trattamento.
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5 AGOSTO 1998
Presenti: Dott. Stanga, Dott. Cristina,
Dott.ssa Fresia, dott.ssa Borello, Dott.ssa Caporale, Dott. Venuti,
Dott.ssa Purcaro, Dott.ssa Naldi, Sig. Belcari, Sig.ra Durando,
Sig.ra Ghiori, Sig.ra Vuillermoz.
Il primo argomento della giornata,
tratta dell’inserimento del sig. Chiesa nel GA di San Gillio di
proprietà di Progest. Potrebbe essere effettuato nel mese di
settembre, anche per il sig. Miccichè. Però il sig. Chiesa si
oppone, e vorrebbe andare in un alloggio in Collegno.
Si deve chiarire la situazione delle
rette da versare a Cafasse, tra ASL 5 E 6, probabilmente la prima
pagherebbe due rette e la seconda cinque.
A proposito degli alloggi in Basse
Dora,: il Comune di Collegno ha ricevuto dei finanziamenti per
riqualificare la strurttura. Deve essere, inoltre, garante nei
confronti dell’ATC, che le strutture vengano utilizzate nel più
breve tempo possibile. Pertanto il Prof. Furlan, ha incaricato il
dott. Venuti di elaborare il progetto riferito a tali strutture e
alle altre del Comune e di mantenere i contatti.
Il dott. Venuti, introduce quello che è
la sua bozza di progetto: intenderebbe creare un modello di
intervento basato sulla relazione e l’integrazione sociale, con
allo stesso tempo scarso impegno sanitario.
Si presenta però il problema della
ricollocazione del personale (infermieri ed ausiliari), come spiega
il dott. Cristina. Come già precedentemente verbalizzato, l’ultimo
incontro con i sindacati, ha previsto la creazione di un bando di
concorso per la ricollocazione del personale sanitari, sia
ausiliari che infermieri. I medici presenti riflettono sul fatto che
non tutto il personale sarebbe in grado di seguire un piano di
lavoro diverso ed innovativo da quello attuale. Esssi vorrebbero
poter esprimere pareri e valutazioni in merito alle relazioni con
l’utenza e l’impegno personale dimostrato, e che quesati fattori
fossero incisivi quanto i parametri usati solitamente nei casi di
mobilità (anzianità, etc…..)Il sig. Belcari, interviene dicendo che
è lo “stampo manicomiale” insito nell’operatività abituale a dover
essere sradicato, a questo si potrebbe ovviare con l’intervento di
una forte figura coordinatrice.
Il dott. Venuti sostiene che a essere
forte deve essere il progetto, e che con questo anche le carenze
del personale possono essere superate.
La dott.ssa Borello è convinta che sia
importante individuare a priori quale saranno le figure operative,
di cooperativa e di Asl, che interverranno nelle strutture, per fare
in modo che non si accendano conflitti.Il dott. Venuti dice
chiaramente che preferirebbe operare solo con personale di
cooperative ed associazioni, ma è cosciente che superare
l’istituzione vuol dire sì creare opportunità per l’utenza, ma anche
per il personale sanitario occupato.. Si dice d’accordo anche la
dott.ssa Fresia, aggiungendo che preferirebbe che alcuni personaggi
tra il personale sanitario non dovessero avere accesso alle nuove
strutture.
La dott.ssa Borello sostiene che il
percorso dell’utente deve essere seguito da personale che abbia
caratteristiche ben determinate.
Il dott. Cristina riporta il discorso su
un piano concreto, il sindacato che fa delle richieste molto precise
sulla ricollocazione del personale, e vuole avere elementi chiari su
retribuzione, incarichi e responsabilità, e non si può ovviare a
tale aspetto.
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13 MAGGIO 1998
presenti. Dott. Stanga, dott.ssa Fresia,
dott. De Luca, dott.ssa Borello, dott. Le Noci, sig.ra Filone
Il comune di Collegno ha assegnato per
il superamento:
a)
4 alloggi in Basse dora
con quattro posti cadauno e disponibilità immediata.
b)
2 alloggi in Villaggio
Leumann disponibilità a marzo 99.
Alloggi da uno/ due posti non ce ne sono
attualmente.
Per il centro diurno che Progest aveva
dato come alloggio disponibile ci sono dei problemi da risolvere e
non è più certo sia disponilbile.
La ASL 10 di Pinerolo ha identificato
come struttura di superamento per i suoi pazienti una c.tà protetta
a Torre Pellice ed hanno già stipulato la convenzione. Si devono
quindi, identificare 10 persone, indipendentemente dai nominativi,
da dare in gestione a quella ASL, seguendo il meccanismo del
debito-credito.
Sono già state fatte delle proposte in
seguito alla ricerca su nominativi che non avevano nessuna
collocazione e si può discutere in questa sede, tenendo conto che la
c.tà è situata in zona residenziale, che i pazienti oggetto di
proposta siano adeguati. Segue elenco; Novarino (si),
Canuto (si , con consenso della ASL 7), Ballerini (si),
Giustetto (si), Isabello (si), Prina (chiedere
dott.ssa Graglia), Stevan (si, se acconsente la sorella),
Zaccheo (si, se la dott.ssa Purcaro accetta), Vair 8si),
Artero (no), Perotti (no), Rossetto (no),
Termini (no), Balla (forse), Aglierà Si se la c.tà fosse
solo maschile), Nigro (no),
Per quanto invece riguarda i GA di San
Gillio, ci sono ancora degli intoppi con il dott. Desana , secondo
il dott. Stanga si può iniziare un lavoro finalizzato all’uscita con
i due gruppi di utenti.
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20 MAGGIO 1998
Presenti:dott. Tribbioli, Sig.ra Ghiori,
dott.ssa Fresia, dott.ssa Purcaro, dott. Stanga, dott.ssa Borello,
dott. De Luca, dott.ssa Graglia, sig.ra Filone, dott.ssa Cavaliere,
sig.ra Vuillermoz, dott. Le Noci, dott.ssa Corbascio.
La scorsa settimana si è parlato
dell’inserimento di ospiti nella c.tà di Torre Pellice, ci sono
altre notizie a riguardo: 2 inserimenti sono già stati effettuati,
si tratta delle sig.re Lasi e Peci. Altri nomi compongono un elenco
di 13 persone dal quale si possono trarre con metodo clinico i
nominativi da inserire, teniamo conto che il debito della ASL 10
ammonta a 12 pazienti in tutto.
La rosa di pazienti è composta dai
signori: Prina, Isabello, Giustetto, Ballarini, Canuto, Stevan, Vair,
Aglierà, Balla, Novarino, Zaccheo, Jacobuzio, Torrero.
La dott.ssa Chianale, tramite la
dott.ssa Graglia chiede ai medici referenti di c.tà, di dare un
elenco di tutti i pazienti C che sono attualmente in RSA, si sa che
sono circa 32. I qui convenuti, dicono di conoscere alcune
situazioni personali, ma che molti sono stati rivalutati , c’è molta
confusione , per cui viene proposto di richiedere per tutti 32 la
rivalutazione UVG.
La dott.ssa Graglia sostiene che non
tutti hanno compiuto 65 anni e sono visibilmente floridi, che sono
giunti nelle RSA per lka chiusura di alcune c.tà, ma non hanno
progetti terapeutici ed è quindi impensabile che tutti possano
continuare ad abitare in RSA. Due casi esemplari sono quelli del
sig. Baronetto e del sig. Trinchero, che sono inconfutabilmente C e
non sono riclassificabili.
Altra notizia portata dalla dott.ssa
Graglia è che questa settimana è stato pubblicato un bando per la
gestione totale di 130 anziani e 50 handicappati, in quanto il
ministero non ha accettato che strutture di questo genere possano
rimanere in area ex O.P.
La dott.ssa Corbascio chiede aiuto per
supportare i signori di Grugliasco nel periodo di ferie sostituendo
i medici che non ci saranno.
Da giugno verranno modificati i turni
dei medici.
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27 MAGGIO 1998
Presenti: dott.ssa Borello, dott.ssa
Fresia, dott. Tribbioli, sig.ra Vuillermoz, sig.ra Ghiori, sig.ra
Filone, sig Belcari, dott.ssa Cavaliere, dott.ssa Corbascio, dott.
Le Noci.
Per quanto riguarda il GA di S.Gillio
della Coop: Progest , c’e da dire che la sig.ra Selvo non vuole
andarci. Sembrano più sicuri i nomi di Bocchetto, Rivetto, Densashas,
,Pavanello, Falato.
Secondo il sig. Belcari, sia il loro GA
sia la struttura di Cafasse possono prendere avvio il 15 giugno. E’
stato concordato con i medici un calendario di visite alla struttura
da domani in avanti con l’accompagnamento di infermieri ed
educatori.
Belcari chiede notizie in merito agli
alloggi in Basse Dora, e gli viene spiegato che si ipotizzano due
alloggim per le c.tà Alcatraz e Condor, quindi Ass. Arcipelago , uno
per Grugliasco, uno per la Casa Albergo.
L dott. Stanga suggerisce di prendere in
considerazione anche altre possibilità, per esempio , gli alloggi di
Leumann, sono adatti alla Nirvana? C’e anche la certezza che non è
più utilizzabile il Centro diurno Progest in C.so Francia. Inoltre
c’è la possibilità di avere anche degli alloggi da Grugliasco.
Secondo la sig.ra Filone e secondo il
dott. Tribbioli la Nirvana è adatta per Leumann.
Sovviene una domanda. Da chi saranno
seguiti gli alloggi? Secondo la maggioranza da equipe miste ASL e
Cooperative.
Le chiavi degli alloggi di Collegno
sono già disponibili e fra tre mesi saranno abitabili.
La dott.ssa Corbascio propone cjhe sia
fatto un concorso per educatori ASL che seguano il progetto
associativo , perché sostiene che, senza togliere nulla alle
Cooperative, gli utenti con diverse equipe guadagnano in
contrattualità.
La dott.ssa Borello chiede se sugli
alloggi di Collegno ci saranno disponibili infermieri e se saranno
utilizzabili; secondo il dott. Stanga si.
Nel prossimo incontro sarà necessario
affrontare il tema del personale ASL (garanzie, incentivi, referenti
etc) Bisogna avere chiaro un modello organizzativo che deve arrivare
dalla base e cioè da questo tavolo.
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17 GIUGNO 1998
Presenti: dott.ssa Caporale, dott. De
Luca, sig. Oglialoro, sig.ra Caberlin, sig.ra Vuillermoz, sig.
Chiesa, dott. Stanga, dott. Tribbioli, sig.ra Filone, sig.ra Ghiori,
dott.ssa Fresia, sig. Matrone, sig. Martino, dott.ssa Purcaro.
Per quanto riguarda Cafasse, ci sono
parecchie problematiche. In primo luogo la regione sostiene che in
una RAF, così è autorizzata quella struttura, non possono essere
inseriti pazienti classificati C. Anche il Comune, sindaco in
testa, si oppone portando motivazioni simili a quelle regionali. Il
Prof. Furlan vuole far capire all’opinione pubblica che le persone
attualmente residenti in O.P. possono e devono andare ad abitare
quella struttura che è sicuramente adatta. L’indicazione è quella di
muoversi per inserire più persone possibili il più velocemente
possibile. La sig.ra Vuillermoz chiede un intervallo di tempo
adeguato per l’inserimento, del resto non è neanche molto tempo che
è stata data l’autorizzazione; del resto molti di quelli che
dovrebbero andare a vivere là non hanno mai visto la struttura
aggiunge la sig. Ghiori, per esempio Quercia e Marturano. Il dott.
De Luca dice che sei dei suoi signori sono favorevoli a
trasferirsi là, e cinque vi andrebbero già la prossima settimana: il
24/6 i sig. Rassa e Olocco, 1l 26/6 i sig. Guarnieri e Marin, il
30/6 il sig. Rista. Negli stessi giorni eè previsto anche lo
spostamento dei sig. Stevan e Vair che già lunedì andranno a vedere
la struttura. La sig.ra Melchior è favorevole al trasferimento e
potrebbe entrare il 29. Per quel che riguarda il sig. Tua, la ASL 7
vuole che veda Foglizzo e poi decida. La sig. Ghiori dice che i sig.
Fornasero ed Actis del rep 6 e Marturano e Quercia della Casa
aAlbergo, andranno domani per vedere e poi decideranno. Per quanto
riguarda la sig.ra Selvo bisogna capire se si ferma col figlio
oppure no: lo sapremo il 26 giugno. La dott.ssa Purcaro sostiene che
la visita fatta cvon la sig.ra Dosio è andata assai bene, l’unico
problema è che non ci si è potuti mettere in contatto col tutore per
cui oltre a non saperlo non ha messo a disposizione il denaro per il
corredo Il sig. Belcari dice che ci sono anche tre persone da
Grugliasco che vorrebbero andare a Cafasse e sono i sig. Brancato,
Berio e Giordano, quest’ultimo vuole anche portarsi i suoi mobili.
La sig. Guido che è attualmente ricoverata al FBF di S. Maurizio,
si sposterà a Cafasse entro il 23 c.m. , in accordo con i medici del
FBF e con i familiari. La sig.ra Bianco non vuole andare a meno che
non si sposti la c.tà intera. Il sig. Terzago non è gradito dal
sig. Belcari, perché non è autosufficiente: sono però tre mesi che
la dott. Bagnis ha fatto il suo progetto di superamento, nessun
operatore di Progest lo ha mai visto. In ogni caso le valutazioni
non vengono fatte dal sig.Belcari, rileva il dott. Stanga, in
quanto non ha strumenti culturali sufficienti, mentre la dott.ssa
Bagnis si. Il sig. Chiesa interviene sull’oggettività del termine
“autosufficienza”, se il sig. Terzago è autosufficiente andrà a
Cafasse, altrimenti no. Comunque il sig. Chiesa aggiunge che il
progetto di lavoro con gli utenti verrà fatto in un secondo tempo,
dopo l’inserimento in struttura. Verranno seguiti ancora dagli
operatori dell’Associazione Arcipelago che passeranno le
informazioni necessarie per la gestione dell’utenza.
La sig.ra Vuillermoz chiede se a Cafasse è presente una figura che
si può incaricare della gestione del denaro. Chiesa risponde che se
ne occuperà il personale dell’associazione, ma chi non fa parte
dell’associazione chiede Vuillermoz? Comunque c’è una cassaforte e
si affronteranno i problemi quando li si conoscerà.
Il 19 c.m. ci sarà l’inaugurazione, il
pranzo sarà per 30 persone. Saranno presenti il Direttore del
Dipartimento, il Direttoire generale, il Direttore Sanitario,
referenti dell’informazione di cui non sappiamo ancora nulla. Si
chiede ai medici presenti di esserci, ma molti hanno già degli
impegni. Oltre agli ospiti stabiliti (alcuni del Cat, la sig.ra
Dosio del 17 etc.) è opportuno che vada anche qualcuno che si
sposterà più in là nel tempo: cerchiamo di fare il possibile.
Appuntamento dopodomani alle 11, 11,30 a
Cafasse per gli invitati.
L’Associazione a fine mese perderà un
operatore per fine convenzione, toccherà ai medici interessati fare
domanda perché esso rimanga: Il dott. De luca è favorevole a che non
si diminuisca il contingente di operatori presente.
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24 GIUGNO 1998
Presenti:dott.ssa Fresia, dott. Stanga,
dott.ssa Purcaro, Sig,ra Vuillermoz, sig. Ghiori, sig.ra Filone,
dott. Tribbioli, dott,ssa Caporale, sig. Martino, dott.ssa Naldi
sig. Chiesa, sig. Belcari.
La dott.ssa Purcaro rende noto che a
Cafasse , il sig. Belcari, non vuole la sig.ra Dosio, la sig.ra
Ghiori aggiunge che non vuole nemmeno i sig.ri Quercia, Marturano e
Terzago. Tutti i riuniti vogliono avere relazioni, in merito agli
utenti, solo con la dott.ssa Vandoni di Progest e non più col sig.
Belcari.
Ci sono ancora inserimenti da
effettuarsi in Cafasse: la sig.ra Guido entrerà in struttura, col
consenso dei medici del FBF, accompagnata dalla dott.ssa Naldi il
29/6. Il 30/6 entreranno i sig. Berio, Brancato e Giordano(che deve
fare la terapia insulinica), tutti provenienti da Grugliasco.
Belcari sostiene di conoscere bene i
suddetti signori e che secondo lui non ci saranno problemi.
Il dott.Stanga chiede per la prossima
settimana un incontro con la dott.ssa Vandoni per discutere le
condizionei degli utenti, il sig. Chiesa propone fra due o tre
settimane, ma Stanga è fermo sulla sua richiesta.
Chiesa a questo punto, sostiene di non
poter entrare negli ambiti tecnici, ma rivendica le sue capacità
gestionali, anche riferite all’utenza; quindi sostiene di doversi
prendere del tempo per alcune verifiche sulle quali poi si andrà a
discutere.
La sig.ra Ghiori chiede ancora di poter
inserire a Cafasse i sig.ri Quercia e Marturano, ma Belcari rimane
inflessibile sul no.
Adesso ci sono 12 utenti, domani saranno
13. Si prevedono 4 inserimenti da Grugliasco nei prossimi giorni. Ci
sono ancora alcuni posti, si pensa all’inserimento di Vair e Stevan,
per quel che riguarda Quercia e Marturano, Chiesa dice di fare
riferimento alla dott.ssa Vandoni.
Il dott. Stanga rende noto che per ogni
ospite trasferito bisogna compilare il modulo di trasferimento
prestampato e consegnarlo alla sig.ra Maritè, molti non lo sapevano
e si adegueranno.
Per quanto riguarda i previsti
spostamenti nei GA di S. Gillio:
La sig.ra Vuillermoz sostiene che gli
ospiti che percepiscono l’indennità di accompagnamento devono
contribuire alle loro spese di mantenimento, altrimenti rischiano di
perdere la suddetta indennità. Martino afferma che due utenti della
ASL 6 che sono in c.tà de Il Margine, versano alla Cooperativa £.
11000 giornaliere, per avere ulteriori informazioni bisogna
rivolgersi ai dott.ri Picco e Desana.
Per quanto riguarda il trasloco non si
può utilizzare la ditta abituale in quanto questa può traslocare
solamente i beni inventariati dell’ASL, gli oggetti personali, come
le camere degli ospiti vanno traslocate pagando con il denaro
personale, e si tratta di circa £. 1.000.000 per camera. Vuillermoz
chiederà se si può allargare la delibera che prevede l’assegno
straordinario per l’acquisto dei mobili per chi esce dall’O.P.,
anche per il trasloco. Per il momento ci si rivolgerà ad una ditta
privata, che pagheranno i signori e poi si cercherà di farli
rimborsare.
Il Margine sposterà le sue tre signore
il giorno 30 Giugno.
Progest: il sig. falato non new vuole
più sentire parlare di trasferimento. I sig.ri Pavanello, Rivetto e
Densashas entreranno il 1 luglio. La sig.ra Bocchetto entrerà il 20
Luglio.
Il dott. Stanga ricorda che i progetti
devono essere autorizzati dai medici o psicologi referenti dei
pazienti
Per quanto riguarda gli alloggi del
comune , bisognerà lavorare sul tipo di impostazione che gli si
vuole dare. Già di è discusso con Marina Costa sul fatto che
potrebbero essere, un domani, utilizzati per il territorio, in
quanto è molto alto l’utilizzo delle pensioni per ospitare utenti
psichiatrici. E’ importante fare un buon progetto, perché ci vengono
offerte molte possibilità dal Comune, che altri non offrono: molti
riferimenti territoriali, appoggi di vario genere. Il progetto sarà
dell’ASL e delle cooperative. Il Prof. Furlan si aspetta che
qualche medico si offra per fare il referente. Dobbiamo ricordarci
che l’amministrazione è contraria agli alloggi poiché assorbiranno
anche in futuro risorse, ma se saremo propositivi avremo l’occasione
per fare un ottimo progetto che comprenderà , tra Collegno e , circa
10 alloggi. Martino propone di essere coordinati rispetto a questo
progetto per non disperdere energie. Stanga riferisce che Marina
Costa rileva anche problemi per il già esistente, ma Corbascio è
oberata , ci dovrebbero essere due equipe, una per Collegno e una
per Grugliasco. Ci deve essere un referente per questi alloggi che
collabori strettamente con il S.S.M. il dott. Stanga propone se
stesso per seguire gli alloggi, a meno che non si faccia un concorso
per doicembre 98.
Per quanto riguarda Cortandone vi sono
seri problemi a livello politico: la struttura è autorizzata come
R:A: da due anni e non la si vuole passare come struttura sanitaria,
anche se potrebbe essere autorizzata come c.tà protetta per 10
posti, più GA per 5 posti.
Il dott. Viarengo dice che lui darebbe
l’autorizzazione, ma l’ufficio di igiene vuole che ci siano i bagni
assistiti e un’entrata indipendente per il GA. La soluzione può
essere una c.tà protetta per 10 posti, ma ci vorrebbe una retta da
£.240.000 giornaliere per poter gestire bene.
Altra soluzione potrebbe essere
utilizzare l’associazione e lo strumento assegno terapeutico,
lasciando la struttura autorizzata RA, ma ci solo dei grossi intoppi
burocratici.
La ASL 3, ha un debito di 13, 14 utenti,
potrebbe il dott. Pirfo accettare di versare assegni terapeutici per
quel numero di utenti ed estinguere così il suo debito?
L’unica possibilità , sembra apparire ,
l’intervento regionale nelle figure dei dott.ri Robino e Zanalda.
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1 LUGLIO 1998
Presenti: Dott.ssa Corbascio, Dott.
Venuti, dott. De Luca, Sig.ra Caberlin, Sig. Oglialoro, Sig. Chiesa,
Sig.ra Filone, Sig.ra Vuillermoz, Sig.ra Ghiori, Dott.ssa Cavaliere,
Dott. Stanga, Dott.ssa Fresia.
Il dottor Stanga ribadisce il concetto
espresso anche la volta scorsa: deve essere il medico responsabile
della c.tà a portare avanti i progetti per i suoi pazienti,
prendendo contatti con le Cooperative e le Associazioni, non è
accettabile che sia l’Associazione o la Cooperativa a prendere
iniziativa e peggio portare avanti il progetto. Per quanto riguarda
gli inserimenti in Cafasse ci sono state degli inserimenti
precipitosi, quelli del Sig. Vair e Stevan, posti che potevano
essere occupati da quercia e Selvo della Casa Albergo, ora forse c’è
il posto solo per il Sig. Marturano.
Il Dott. Stanga dice che,per quanto
invece riguarda gli alloggi in Basse Dora, è necessario creare una
rete sociale di integrazione sul territorio ed è opportuno che
siano le Cooperative a muoversi per questo scopo, del resto la
Cooperativa “Il Margine” già si stà attivando , avendo preso
contatto con l’Assessore comunale Costa ed avendo già dei nominativi
di riferimento per i contatti importanti sul territorio. Inoltre si
creerà un equipe medica di lavoro, di cui faranno parte i dottori
Venuti, Caporale, Corbascio e quando ad essa verrà concesso il
trasferimento, prenderà lui il suo posto o chi si renderà
disponibile
A questo proposito il Dott. Venuti
spiega di aver già iniziato nel 1984, per inserimenti fatti dall’OP
in quegli anni, a prendere contatti con le associazioni di
inquilini, rappresentanti politici, partiti, comitati di quartiere,
e a lavorare attivamente con i suddetti per creare reti a favore
dell’inserimento di portatori di disagio psichico. Inoltre crede sia
opportuno che, per evitare il rigetto dell’insediamento di pazienti
dell’ex OP, sia necessario porsi come risorsa per il territorio e
non come un peso. Ci sono le condizioni per mettere in atto un
progetto ampio di intervento sul territorio, aiutati in questo ,
anche dalla disponibilità offerta dai rappresentanti comunali.
Il dott. Stanga suggerisce anche di
prendere contatti per un ‘operatività comune, con il CSM. Anche le
Associazioni potrebbero essere risorsa per il territorio, e non solo
per gli ex OP. Si è in molti , a questo tavolo a ritenere che la
grande forza contrattuale risieda nell’essere propositivi e risorsa
per il territorio.
Il dott. Stanga ha timore che non basti
essere propositivi, ma è necessario soprattutto essere operativi. L’
equipe di lavoro deve essere multicompetente, e deve portare
esperienze diverse che favoriscano il rapporto con la gente che
abita nel territorio.
Inoltre si tratta di impegnarsi per
avere dei risultati sul lungo periodo, che vada ad incidere in
maniera particolare con la salute mentale nel concetto più ampio.
Vi sono parecchi problemi
interdipartimentali per quanto riguarda le competenze economiche
legate ai pazienti , sia che superino, sia che rimangano nelle
strutture della ASL 5, essi potrebbero essere evitati se la Regione
garantisse gli incentivi economici non per due anni, ma “ad vitam”,
e che la spesa storica continui ad essere utilizzata fino
all’esaurimento dei pazienti attualmente oggetti di superamento.
Pare che gli appartamenti che possono
venir messi a disposizione dal Comune e dall’ATC siano:2 al
Villaggio Leumann,uno da due e uno da quattro posti
1 in P.zza Che Guevara, che potrebbe
essere occupato da quattro ospiti della c.tà Nirvana.
4 in Basse Dora , da destinare uno al
superamento della Casa Albergo, due al superamento del Cat, uno da
cedere per il superamento dell’OP di Grugliasco.
3 appartamenti, infine in Grugliasco.
Sempre in Grugliasco pare vi sia una struttura del Cottolengo che
potrebbe essere data per il superamento della c.tà Margherita
Oggi il Dottor Picco della ASL 6 è
venuto per conoscere e avere informazioni su quelli che sarannno i
pazienti da portare sul suo territorio in san Gillio.
Inoltre, sempre inerente a San Gillio,
pare che la Regione deliberi oggi gli incentivi e che quindi si
possa in pochi giorni attuare il trasferimento delle persone
stabilite.
Altro punto importante da affrontare in
questa sede è che il rep. 17 è senza caposala, la quale ha chiesto
trasferimento e lo ha ottenuto. Come si può rimediare a questo
problema? Si possono attingere risorse da altre strutture? Il Dott.
De Luca propone di valutare i carichi di lavoro , ad esempio, dal
Cat sono andati via 15 ospiti, certo ora il lavoro è minore a prima.
Il supporter potrebbe occuparsi di determinati aspetti,
eventualmente quelli economici, liberando da quest’onere il caposala.E’
necessario stabilire dei mansionari , centralizzare alcuni aspetti e
decentrarne altri, suggerisce il dott. Venuti, in modo che ognuno
porti avanti un pezzo di lavoro. Però, si deve anche valutare
l’aspetto progettuale che la gestione del denaro ha per i residenti
e che questo non venga tralasciato, ricorda il Dott. De Luca.
Su questo argomento sarebbe necessario
riferire al dott. Marforio in giornata, forse è preferibile
prendere un po’ di tempo per ragionare meglio su tutta la questione
e portare delle soluzioni più ponderate.
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8 LUGLIO 1998
Presenti: Dott. Tribbioli, Dott.ssa
Caporale, Dott: Cristina, Dott. De Luca, Dott. Stanga, Sig.ra
Vettori, Sig. Filone.
Il sig. Falato, non vuole assolutamente
spostarsi da Collegno per andare a vivere a San Gillio nella
struttura di Progest, ora è in una fase delirante, ma su una
questione è lucido ed irremovibile: vuole la camera singola.
Il dott. Picco fa sapere che la ASL 6 è
disponibile a farsi carico di 7 pazienti a Cafasse e 9 a San Gillio.
Rifiuta l’inserimento di altri pazienti nel suo territorio.Inoltre
si farebbe carico degli 8 vecchi inserimenti di Pianezza, ma se si
volesse inserire il nono, si dovrebbe scalare di uno dulla struttura
di Cafasse.
Per quanto riguarda ancora Cafasse,
sono stati nominati due medici di riferimento della ASL 5, si tratta
dei dottori Toye e Pieie
Per quanto riguarda gli alloggi di
Collegno bisogna accelerare i tempi, altrimenti rischiamo di
perderli. Mercoledì prossimo sapremo se il dott. Venuti ha preso
accordi con il Prof. Furlan. Il dott. De Luca dice di avere già
pronti tre gruppi di pazienti da inserire, bisogna ancora però
vedere le caratteristiche strutturali. Visto che per le c.tà
alloggio ci sono parametri specifici da rispettare.
Il dott. Tribbioli ha scritto e
presentato al Prof. Furlan due rezioni inerenti i Signori Contartese
e Napoli, in tali relazioni racconta la loro storia e propone per
loro dei progetti per i quali attende risposta. Spiega che il sig.
Contartese avrebbe bisogno di un alloggio e di poco personale che
lo accudisca, a lui basterebbero due milioni al mese per far fronte
alle necessità assistenziali..
La ASL di Genova, alla quale appartiene
per provenienza non vuole farsene carico, spiega il dott. Stanga. Il
progetto, va quindi concordato con il CSM della ASL 5, il quale può
fare un progetto di domiciliazione. Il sig. Contartese vorrebbe
andare a vivere vicino all’ospedale Giovanni Bosco, dove c’è lo
psichiatra dal quale si fa curare. Il dott. Cristina propone di dare
l’incarico alla ASL 4 e dare a loro gli incentivi relativi a questo
paziente. Potremmo attendere il rientro dalle ferie del dott. Le
Noci che ora lavora in quella ASL e concordare con lui il da farsi.
Per il sig. Napoli, invece pare che sia
necessario solo il sussidio che ha da sempre ed una casa in cui
vivere, che si rispettino le sue esigenze di autonomia massima, e
nessun apporto di personale.
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10 GIUGNO 1998
Presenti: Dott. Stanga, Dott. De Luca,
Dott.sa Corbascio, Dott.sa Fresia, Dott.sa Cavaliere, Dott. Venuti,
Dott.sa Purcaro, Dott.sa Borello, Sig.ra Ghiori, Sig.ra Filone,
Sig. Oglialoro, Sig. Belcari,
Il Dott. Stanga informa i presenti su
diverse tematiche:
Il Dott.
Le Noci, in seguito al suo trasferimento, lascia il Reparto Sei e
come già convenuto sarà la Dott.sa Fresia a prendere il suo posto,
con il supporto eventuale di altri medici in quanto sarà di notevole
aggravio al suo impegno attuale.
E’ giunto un fax dal Comune di Collegno
nel quale viene dato come disponibile un ulteriore unità abitativa a
quelle già precedentemente offerte (cioè Villaggio Leuman e 4
alloggi in Bassa Dora).
Questa nuova opportunità abitativa è
situata in Piazza Che Guevara e potrebbe ospitare la Comunità
Nirvana, precedentemente destinata al Villaggio Leuman che però
presenta impedimenti difficilmente superabili nella contingenza
(impossibilità , per il vincolo dato delle Belle Arti, di costruire
un unico nucleo abitativo e tempi molto lunghi per la consegna
dell’immobile).
Il Dott. Venuti è disponibile ad
accettare questa soluzione , ma ha delle perplessità
sull’inserimento esterno di due attuali ospiti della Comunità
Nirvana.
I due appartamenti siti nel Villaggio
Leuman potrebbero essere utilizzati in due modi: a) quello e due
posti per la coppia già convivente Lampasona e Fiorito.
Per quattro utenti autonomi, che già
all’interno dell’area socio-sanitaria vivono in appartamenti singoli
o che hanno le potenzialità per farlo in tempi brevi e si ipotizzano
i Sig. Costa, Contartese, Comeri, Bondanese.
Può essere il Centro Sociale Basaglia
esplorare le disponibilità di questi singoli e, come suggerisce il
Dott. Venuti, ci può essere l’appoggio anche di alcuni educatori del
S.E.R.T. che hanno ottimi rapporti col Sig. Comeri.
Viene data la notizia che il Cottolengo
di Grugliasco chiude e potrebbe dare un’ala della sua struttura per
10 posti totali disposizione del superamento dell’O.P. e quindi a
disposizione di Comunità Alloggio o Gruppi Appartamento. La Dott.sa
Corbascio suggerisce possano essere inseriti gli ospiti della
attuale Comunità Margherita che sono tutte persone anziane che
potrebbero coabitare in una struttura altrettanto ben collocata al
centro della Città.
La Dott.sa Chianale raccomanda di essere
solerti nel dare una risposta in merito all’interesse verso questa
struttura, e poi lei si metterà in contatto con la Dott.sa Tisi per
mandare avanti il progetto.
Altro argomento di grande interesse è
rappresentato dalla struttura di Cafasse gestita dalla Cooperativa
Progest: il 19 corrente mese ci sarà l’inaugurazione e il Sig.
Belcari si augura che gli ospiti possano essere inseriti per quella
data, ma i medici attualmente responsabili dei pazienti chiedono
ulteriore tempo, almeno un mese, poiché non è stato fatto un
adeguato con i signori ospiti che sono stati portati in visita poche
volte rispetto al previsto. Il Sig. Belcari rivendica di avere già
dei costi vivi di personale per cui il Dott. Stanga interviene
rassicurando la Cooperativa che sarà fatto il possibile perché essa
non perda denaro (ad esempio pagando con gli incentivi dati dalla
Regione anche se gli ospiti non saranno stati inseriti).
Di seguito un elenco di nomi di pazienti
che là verranno trasferiti sicuramente: Amerio, Mallen, Odisio,
Jorio, Guarnieri, Marin, Olocco, Rassa, Rista, Terzago, Fornasero,
Dosio, Guido. Si deve ulteriormente chiarire, con A.S.L. 7, la
possibilità d’inserimento di Tua. Per quanto riguarda i posti
mancanti è possibile, secondo la Dott.sa Corbascio, ipotizzare
alcuni utenti di Villa dei Gatti di Grugliasco.
Inoltre la Dott.sa Borello ipotizza, ma
bisogna meglio verificare, l’inserimento della Sig.ra Melchior.
Un’altra possibilità è rappresentata dal
Sig. Druetto sul quale, però, il Dott. Stanga è assai perplesso, in
quanto il paziente si troverebbe isolato rispetto a tutte le
relazioni che lui ha attualmente presso la sua Comunità.
Per quanto riguarda la struttura di
Cortandone della Cooperativa il Margine, notizia dell’ultima ora è
che vi sia un Comunità Protetta da 10 posti per utenti provenienti
dal polo 10 An-Archè e 2 utenti di competenza di Asti nel Gruppo
Appartamento attiguo, gli altri 3 posti sarà cura della A.S.L. 19
utilizzarli.
L’ultima comunicazione riguarda le
quote per gli affitti e vitto che gli ospiti pagano alla A.S.L. Il
Dott. Marforio si è espresso affinché le quote non vengano più
versate in quanto creano aggravio di lavoro all’attuale incaricato
che non riesce a mantenere l’impegno.
A questo riguardo quasi ogni presente fa
delle rimostranze: la Dott.sa Fresia e la Sig.ra Ghiori. Fanno
presente che in mancanza di questo onere attualmente dovuto , gli
ospiti che percepiscono l’indennità di accompagnamento, la
perderanno.
La Dott.sa Corbascio fermamente
obbietta, sostenuta dal Sig. Oglialoro, che questo strumento
riabilitativo, sancito dalla delibera 504, dava dignità al paziente
di essere nella sua casa sulla quale, come un qualunque cittadino,
ha diritto di avere lo sfratto per essere mandato via e gran parte
del lavoro dell’appoggio associativo, sull’autonomizzazione si è
basato sul secondo assegno terapeutico che era stato dato anche
perché gli utenti potessero valersi di tale strumento per acquisire
consapevolezza ed abilità perdute. Anche la Dott.sa Borello
concorda.
Il Dott. De Luca propone di rivedere
questa proposta andando in là nel tempo in un momento più rilassato
e che possa riguardare anche un numero minore di utenti. Altra
proposta da parte della Dott.sa Borello è che si supporti il Sig.
Matrone per il quale è difficoltoso fare fronte anche a questo
compito.
Anche il Prof. Furlan, dice il Dott.
Stanga , è d’accordo nel mantenere il pagamento di vitto e alloggio
per quelle persone alle quali è utile come strumento terapeutico e
quindi propone che si vada a modificare qualcosa a livello
amministrativo che possa essere accettato anche dal punto di vista
clinico.
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15 LUGLIO 1998
Presenti: Dott. Cristina, Sig.
Oglialoro, Sig.ra Manin, Dott. De Luca, Dott.ssa Borello, Sig.ra
Maniscalco, Sig.ra Canta, Sig.ra Filone, Dott.ssa Purcaro, Dott.ssa
Caporale.
Viene presentata dal dott. Cristina una
scheda con tutti gli inserimenti fino ad oggi effettuati (si
allega).
Da Cafasse è ritornata la Sig.ra
Brancato, ed ora sono disponibili due posti. Secondo il dott. De
Luca sarebbe opportuno inserire il sig. Tua. E necessario chiarire
il suo futuro in breve tempo con la ASL 7 . Si chiede di mantenere
il posto almeno per una settimana ancora.
Domani andrà a Cafasse anche il sig.
Marturano della Casa Albergo.
Il sig. Amerio , che era a Cafasse è
stato ricoverato all’ospedale di Lanzo, e i medici sono dubbiosi
sulle sue aspettative di vita vista la grave affezzione che lo
colpisce. La dott.ssa Borelllo suggerisce, se si liberasse il suo
posto, di inserire il sig. Ballerini che ha perso il posto nella
c.tà 2Il raggio” di Villafranca.
Per gli alloggi di Collegno, la
dott.ssa Borello, ha una lista di suoi pazienti che conta più di 15
nomi, che potrebbero esservi inseriti.
Il dott. Cristina dice che ci sono
parecchi interrogativi sulla gestione e la dott.ssa Borello chiede
se si ipotizza di utilizzare personale infermieristico . l’ipotesi
più probabile è che ci siano equipe miste composte da operatori di
Cooperative, Associazioni e personale OTA dell’ASL.
Arcipelago presenta il problema del la
riduzione di un’unità di personale legato alla prevista chiusura
della c.tà Condor, cosa questa che non si è ancora verificata. Si
potrebbe però chiudere definitivamente spostando gli utenti nel
seguente modo: il Sig. Rossetto, in Casa Albergo, il Sig. Jovino al
rep 6; il sig. Perotti all’Alcatraz, il sig. Ballerini a Cafasse, il
sig. Pennavaria alla Stella.
E il personale sanitario, sarebbe in
esubero? Certamente no, in quanto è previsto il pensionamento di
otto unità nelle RSA, che potrebbero essere sostituiti da quelli ora
occupati nelle c.tà di cui si è appena parlato e dare la gestione
totale alla Progest con gli operatori di Arcipelago, il dott.
Cristina chiede dunque alla Cooperativa di fare un eventuale
impegno di spesa di personale, per i 12 ospiti dell’Andromeda e
delle Palme.
Per quanto riguarda il sig. Rossetto, il
dott. De Luca riferisce di aver concordato col giudice tutelare che
rimanga in una struttura sanitaria della ASL 5. Potrebbe essere sia
il rep. 6 che la Casa Albergo.
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22 LUGLIO 1998
Presenti: Dott. Cristina, Dott.ssa
Purcaro, Dott.ssa Borello, Sig.ra Filone, Sig.ra Caberlin, Sig.ra
Maniscalco, Sig. Belcari.
La Dott.ssa Borello chiede che la
struttura di Cafasse possa accogliere il Sig. Ballerini al posto
del Sig. Fornasero che, pewr le sue condizioni di salute, deve
rientrare al rep. 6.
Il Dott. Cristina informa che è stata ,
finalmente, autorizzata la struttura di Cortandone, della Coop. “Il
Margine”. Il Dott. Viarengo, in seguito alle pressioni ricevute dal
DSM della ASL 5 ha ceduto, autorizzando l’apertura di una struttura
protetta per dieci posti, ed è possibile trasferire là gli utenti
della c.tà Azzurra, come avevamo ipotizzato.
La ASL 3, che era disponibile a pagare
le rette dei loro gruppo di pazienti in un gruppo unico, potrebbe
farsi carico della c.tà di Cumiana di proprietà del dott. Sileci.
Ci chiediamo se è possibile che qui
rimangano le 3 comunità da 60 posti. E’ ancora presto per rispondere
a questo quesito secondo la Regione si possono utilizzare le Ville
del Parco, e si ipotizzava il 4 ed il 5 , ma il Ministero dà parere
contrario.
Ci sono molte questioni aperte con il
sindacato per gli aspetti legati al superamento, uno di questi è
rappresentato dal fatto che esso lamenta che gli ospiti sono stati
spostati da un giorno all’altro senza preavviso, e senza che gli
infermieri potessero partecipare al progetto.
Il Prof. Furlan, che ha incontrato i
rappresentanti sindacali, ha chiesto loro di essere parte attiva nel
progetto di superamento; inoltre ha proposto di fare un bando
interno per gli OTA in esubero proponendo per loro una riqualifica
sul tema dell’assistenza territoriale. Il Prof. si è impegnato
entro il 1 Ottobre, a proporre un progetto globale sugli alloggi
con specificato quali nominativi saranno interessati, quali
strutture, quali operatori sanitari.
Per gli alloggi dati dal Comune è
opportuno dire che le strutture sono in buone condizioni: Che
Guevara è utilizzabile, in Basse Dora è necessario prevedere un
mese per la ristrutturazione. E’ necessario presentare all’Assessore
Costa un piccolo progetto da parte dei medici responsabili degli
utenti coinvolti nella destinazione alloggi, e deve essere di
minima ed indicare quali sono gli utenti e quale è il personale
coinvolto. Ci penseranno i dott.ri Venuti, Fresia e Borello.
Riguardo alla chiusura della Condor, si
deve dire che e stato tolto l’operatore che non era più previsto
dalla convenzione dell’Arcipelago, ma la copertura associativa viene
garantita egualmente dagli altri, che però sono sovraccarichi di
impegni e non possono più reggere la situazione.Si rende necessario
a questo punto, chiudere definitivamente la c.tà Condor entro il 30
c.m.
La Dott.ssa Borello dice che questo
sarebbe possibile spostando il sig.Jovino al rep. 6, il sig.
Rossetto alla Casa Albergo, il Sig. Pennavaria alla Stella, il Sig.
Perotti all’Alcatraz, ed il sig. Ballerini a Cafasse. Il sig.
Belcari precisa che comunque da Agosto gli operatori di Arcipelago
non lavoreranno più alla c.tà Condor.
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29 LUGLIO 1998
Presenti. Sig.ra Caberlin, Sig.ra
Maniscalco, Sig.ra Canta, Dott.ssa Caporale, Dott.ssa Borello, Dott.
Cristina, Dott.Tribbioli, Dott. De Luca, Sig.ra Durando, Dott.ssa
Naldi, Sig.ra Vuillermoz, Sig.ra Filone.
La chiusura della c.tà Condor è
parzialmente irrealizzabile perché il rep 6 è al completo, e non è
possibile inserire il sig. Jovino, ed in Casa Albergo, ci sono
problemi per l’inserimento del sig. Rossetto.
Lunedì scorso, Chiesa e Belcari della
Cooperativa Progest, ha fatto delle proposte per riuscire a
chiudere La comunità, che qui non vengono esposte, ma che non
trovano il consenso dei medici Borello e De Luca, perché se fosse
realizzata, sparpaglierebbe gli ospiti in maniera casuale, senza
seguire un progetto sensato.
Il Prof. Furlan propone di creare alla
Casa Albergo, una comunità protetta al primo piano per utenti
psichiatrici, ed al piano terra ricavare una comunità geriatrica. La
dott.ssa Fresia chiede che prima di realizzare questo eventuale
progetto, si riesca a vuotare l’attuale c.tà, perché solo dicendo
che il manicomio chiude definitivamente, e dimostrandolo chiudendo
la c.tà, alcuni pazienti, che oppongono maggiori resistenze ad
andarsene, lo faranno.
In merito agli alloggi nel territorio
di Collegno, saranno referenti del progetto i dottori Venuti e
Corbascio, che ne hanno già discusso con il Prof. Furlan.
Il dott. De Luca chiede a chi saranno
destinati gli alloggi in Basse Dora: quanti all’OP di Collegno e
quanti all’OP di Grugliasco. Inoltre per gli alloggi di Grugliasco,
di deve essere operativi e fare immediata richiesta all'ufficio case
del Comune, perché sarebbe già dovuta essere stata fatta , ma vi
sono stati degli intoppi nella nostra amministrazione ASL, ed i
tempi sono slittati. Comunque, pare che ce ne assegnino tre
finalizzando la loro destinazione al superamento.
La prossima settimana sarà presente il dott. Venuti, e potremmo
parlarne più approfonditamente, ma in linea di massima, possiamo già
dire che la dott.ssa Naldi, preferirebbe lasciare gli alloggi di
Base Dora a noi di Collegno e mantenere i suoi pazienti sul
territorio di Grugliasco, ma forse non negli alloggi dati dal
Comune, in quanto poco adatti alle esigenze dell’utenza, visto che
sono siti al sesto, settimo piano.
Il dott. De Luca propone che il sig.
Tua vada nella Raf di Cafasse, visto che i referenti della ASL 7
non si sono più interessati al caso, si deve verificare che vi sia
il posto per accoglierlo.
La dott.ssa Naldi si recherà a San
Gillio, nel GA di Progest per verificare se può essere adatto ad
alcuni dei suoi pazienti provenienti da Grugliasco, in quanto vi
sono tre posti disponibili (1 + 2 di nuova creazione).
Il direttivo di Arcipelago ha
presentato una lettera che porta a conoscenza del fatto che, se i
soci, diminuiscono nelle c.tà, non ci sono più risorse, tra coloro
che rimangono per pagare le colf, e gli operatori non riescono a
sopperire a tutte le necessità delle c.tà, già ora la qualità di
vita comincia a essere scarsa; e dalle prossime settimane gli
operatori mancheranno. Un’idea per affrontare l’emergenza sarebbe
quella di svuotare dai residenti la c.tà, lasciando solo il sig.
Pennavaria, che è l’intestatario del conto corrente della c.tà,
necessario per la gestione associativa, e la Condor potrebbe essere
utilizzata per quegli utenti che devono fare un percorso di uscita,
che provengono da c.tà dove non era d’uso il metodo associativo, in
modo da poterglielo proporre. Si tratterebbe in sostanza di
utilizzare la Condor come palestra.
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12 AGOSTO 1998
Presenti: Sig. Belcari, Dott. Stanga,
Dott.ssa Caporale, Sig. Martino, Sig. Canta, Sig. Oglialoro,
Dott.ssa Borello, Sig.ra Vuillermoz, Sig. Ghiori, Sig.ra Caberlin,
Dott.ssa Corbascio, Dott.ssa Purcaro, Sig.ra Durando, Dott.ssa Naldi.
Arcipelago deve dalla metà di agosto
ridurre di una unità operativa nelle sue c.tà, come da accordi
economici della loro convenzione. In questo modo la c.tà rimarrà
scoperta dell’appoggio associativo. Si presentano comunque problemi
in tutte le c.tà seguite da Arcipelago, si deve necessariamente
riorganizzare in modo da poter, anche con meno operatori, garantire
a tutti i soci l’appoggio necessario.
Si discute anche la collocazione dei
sig.ri Jovino e Rossetto, che risiedono alla Condor, pur non
essendo soci. Si valuta il loro possibile trasferimento presso il
rep. 6 e la Casa Albergo, il primo però è già sovraffollato ed il
secondo dovrebbe chiudere entro la fine di settembre.
Si valutano tutte le risorse in campo
per ovviare ai diversi problemi, ma non si riesce a trovare
soluzione.
La dott.ssa Naldi, per le c.tà di
Grugliasco, presenta un’ipotesi che prevede il trasferimento della
C.tà Aurora nella struttura del Cottolengo, (della quale si è già
parlato in riunioni precedenti) . Sarebbe possibile con minime
varianti strutturali, e cioè creando una cucina nel settore
destinato alla c.tà.
Si deve attendere il 31 agosto per
sapere se la Madre Superiora, che gestisce il Cottolengo, è disposta
a cedere i locali all’ASL.
Gli alloggi disponibili su Grugliasco,
non sarebbero utilizzati per l’Op di Grugliasco, in quanto molto
piccoli e situati ai piani alti. Potrebbero forse essere utilizzati
per gli utenti di Collegno, ma l’assessore Tisi, che li aveva
destinati al superamento dell’OP del suo paese, potrebbe non essere
d’accordo e creare difficoltà. Si deve verificare. Del resto
aCollegno verrebbero inseriti anche utenti provenienti da Grugliasco,
e si potrebbe ipotizzare un accordo tra i due Comuni.
Il Sig. Chiesa, che dovrebbe andare a
San Gillio, nella struttura di Progest, e non è d’accordo, potrebbe
essere sostituito dal sig. Costa dell’Associazione An Arche per le
sue caratteristiche potrebbe essere adatto ad una vita agreste.
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19 AGOSTO 1998
Presenti: Dott. Stanga, Dott.ssa
Caporale, Sig. Belcari, Sig. Caberlin, Sig.ra Ghiori, Dott.ssa
Purcaro, Dott.ssa Naldi Sig.ra Durando.
La dott.ssa Purcaro informa che la
prossima settimana verrà il dott. Fontana da Torre Pellice, in
visita al rep 17, per conoscere le pazienti che probabilmente
andranno nella sua c.tà.
Il dott. Stanga, annuncia che il Prof.
Furlan ed il Dott. Munizza, si sono accordati perché il debito della
ASL 4, che è di 21 pazienti, sia saldato non nominativamente. Il
debito verrà saldato inviando in quella ASL 21 pazienti divisi per
condizioni cliniche in base alle loro necessità assistenziali e
riabilitative. Se i suoi pazienti di competenza territoriale, hanno
già dei progetti in corso, il Dott. Munizza chiede che vengano
sostituiti da altri senza progetto, purchè sia rispettata la
suddivisione per condizioni cliniche , come sopra accennato, essa
deve essere la seguente: 33% autonomi, 33% adatti a c.tà alloggio,
33% adatti a strutture ad alto indice di protezione.
C’è la necessità di risolvere il
problema della c.tà Condor: da domani non ci sarà più l’operatore
dell’associazione Arcipelago.
Altra informazione della quale
disponiamo è che saranno pensionate a settembre, 8 unita di
personale sanitario attualmente occupato nelle RSA, che deve essere
sostituito.
Il dott. Stanga, ci ricorda, che dopo il
“4 Ville” non è più stata chiusa nessuna struttura.
Si potrebbe ovviare a tutti tre i
problemi chiudendo le c.tà Sirio-Le Palme-Andromeda, ricollocando il
personale sanitario nelle RSA; e trasferendo i pazienti nelle c.tà
Condor-Glicine-Alcatraz.
Anche qui la via non è piana, ifatti
sorge il problema del Sig. Comeri, che è l’unico ad occupare il
Glicine, occorre che lui se ne vada per poter occupare i 4 posti
della sua c.tà.Attualmente la c.tà Sirio ospita 3 persone, Le Palme
6 e Andromeda 7. I 16 ospiti possono essere collocati portando a
piena capienza le c.tà Condor-Glicine-Alcatraz.
Dove potrebbe essere collocato il sig.
Comeri? Si può ipotizzare Villaggio Leumann, Grugliasco e
Buttigliera, ma nessuna delle tre ipotesi ci sembra adatta.
Bisognerebbe trovare per lui un alloggio singolo in Collegno, vicino
all’OP.
Il Prof. Furlan ha preso visione del
progetto del dott. Venuti riguardante gli alloggi di Collegno, e ha
dato parere favorevole a lavorare nella direzione progettuale
indicata nel documento.
Dall’Amministrazione ASL, sia il dott.
Marforio, che il dott. Gioia, si lamentano e sono preoccupati perchè
la spesa dell’Op non diminuisce e quella esterna si stà elevando.
Il sig. Chiesa della Casa Albergo,
chiede di essere collocato in alloggio a Collegno e di non andare a
San Gillio.
Il sig. Belcari ritiene di dover ancora
insistere ed intanto si attende il dott. Venuti perché dia il suo
parere a sostituire Chiesa con Costa di An Archè.
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26 AGOSTO 1998
Presenti: Dott. Stanga, Dott. Venuti,
Dott. De Luca, Dott.ssa Borello, Sig.ra Caberlin, Sig. Belcari,
Sig.ra Ghiori, Sig. Oglialoro, Sig. Martino, Sig.ra Durando.
Il dott. De Luca propone la collocazione
del sig. Tua nella RAF di Cafasse, ma la struttura è ora al
completo. La ASL 7 che voleva inserirlo a Foglizzo ha estinto il suo
debito istituzionale, facendosi carico di tutta la c.tà Serena e
della coppia Fiorito- Lampasona. Inoltre la struttura di Foglizzo è
in ristrutturazione. Una soluzione potrebbe essere che la sig.ra
Dosio, che ora stà a Cafasse, ma non pare davvero adatta , rientri
al rep. 17 lasciando il posto al sig. Tua, qualche perplessità ha la
Progest ad accogliere i suoi cani.
La dott.ssa Borello introduce il
discorso della chiusura delle c.tà Sirio-Andromeda-Le Palme. Occorre
assolutamente collocare i sig.ri Jovino e Rossetto, e trovare una
collocazione anche per il sig. Comeri del Glicine. Dopo questi
passaggi, Le Palme potrebbe essere trasferita nella Condor, i
pazienti dovrebbero iniziare un percorso Associativo appoggiati
dagli operatori di Arcipelago con la finalità della domiciliazione
inegli Alloggi di Collegno.
Un utente potrebbe essere inserito a
Torre Pellice ed esiste già il progetto: I Sig.ri Cordola e Valesano
potrebbero andare ad abitare alla c.tà Stella. Gli ospiti della
Sirio, potrebbero essere inseriti alla Condor. Per il sig. rossetto,
qualunque sia la sua destinazione, ha la necessità di avere la
copertura notturna.Il dott. De Luca ricorda che , in seguito alle
suddette operazioni, è necessario rivedere le condizioni di appalto
per Arcipelago.
La sig.ra Ghiori, annuncia che la Casa
Albergo, può chiudere a fine settembre: il sig. serino può adare
nell’appartamento di c.so Antony della Cooperativa Il Margine, il
sig. Chiesa a San Gillio e se non si adatta, in seguito potrà
accupare un alloggio in Basse Dora.
Il Sig. Coppo del rep. 6 , a settembre
andrà ad Asti percui il sig. Jovino potrebbe occupare il suo posto,
ma la sig.ra Ghiori non è pienamente d’accordo, per l’alto numero di
pazienti in quel reparto. Si rimanda ogni decisioni in merito al
ritorno della dott.ssa Fresia.
Oggi il dott. Venuti avrà un colloquio
con il sig. Comeri in merito alla possibilità del suo spostamento in
un alloggio a Grugliasco. Sarà presente la sig. Zamparini,
educatrice del SERT di Grugliasco, dove Comeri potrebbe svolgere la
sua attività di volontariato, come già fa in Collegno. Peraltro
Comeri ben conosce la Zamparini che tempo fa lavorava a Collegno.
Se fosse possibile lo spostamento, anche in accordo con l’assessore
Tisi, l’alloggio di c.so Antony, adatto per i sig.ri Serino e Comeri,
potrebbe essere occupato dal primo e dal sig. Chiesa.
Martino presenta quella che potrebbe
essere una proposta della Cooperativa Il Margine per gli alloggi di
Collegno: L’alloggio di c.so Antony,quindi, per i sig. Serino e
Chiesa o Comeri.
L’alloggio di P.zza Che Guevara, come
aveva sostenuto il dottor Venuti, per i signori Alovisio, Gelli e
Frand della c.tà Nirvana più il signor Bondanese della c.tà Azzurra,
i quali fanno tutti parte dell’Associazione An Archè. In Villaggio
Leumann potrebbero essere inseriti utenti provenienti dalle c.tà di
cui è responsabile la dott.ssa Borello, la quale non è d’accordo in
quanto queste persone hanno altri progetti. Per quanto riguarda
Basse Dora se ne parlerà la prossima volta.
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