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RELAZIONE SULL’ATTIVITA' DEL CENTRO SOCIALE VILLE REGINA MARGHERITA
Gli operatori del Centro Sociale intendono con la presente informare ulteriormente le persone interessate riguardo le attività svolte per il periodo decorso dal 25 marzo 1981 a tutt’oggi (24 settembre 1982), con riferimento alla prima relazione già pervenuta a loro conoscenza in data 25/3/81.
Con la presente si intende sottolineare l'aspetto qualitativo e quantitativo del lavoro svolto, valutandone, come verifica, I'utilizzo" dell'utente e la risposta da questi effettuata.
Dal punto di vista organizzativo, in relazione al personale operante nel Centro, si fa presente che il gruppo di operatori è attualmente composto dallo psicologo coordinatore, dai due infermieri addetti al Centro, Palma Adriano e Giai Giovanni, dai due infermieri addetti al Bar, Carnino Giuseppe e Matta Crescentino.
La maestra Toldonato Mariella è attualmente assente dal servizio perché in aspettativa, tuttavia per parecchi mesi abbiamo usufruito della presenza della maestra inviata dal Provveditorato per i Corsi di scuola popolare, attualmente purtroppo soppressi.
Le difficoltà riscontrate nello svolgersi delle attività, a parte il cronico problema delle pulizie che si spera vicino ad una soluzione, sono relative soprattutto alla mancanza di personale in sostituzione della maestra nei periodi della sua assenza; molte di queste difficoltà sono state risolte grazie anche all'impegno ed alla sensibilità degli infermieri suddetti.
Come già descritto nella precedente relazione, il Centro utilizza i locali dell'ex‑reparto 7 delle Ville; la sua autonomia rispetto a altri reparti ne ha fatto uno spazio alternativo e attivo che necessita della spontanea adesione dell'utente, che non gli si impone e che, richiedendone una motivata partecipazione, è assunto come stimolo ad una scelta, come motivo per ritrovare (là dove e quando sia possibile) se stessi, come parziale "ripersonalìzzarsi" in contrasto con l'essere "numero".
FREQUENZA E GESTIONE DEL CENTRO SOCIALE
Le presenze giornaliere, durante tutto il periodo considerato,sono oscillate da un minimo di 5 ad un massimo di 40; tale variazione è giustificata con il variare delle attività programmate per una n data giornata (naturalmente le proiezioni di films e le feste raccolgono un alto numero di presenze, talvolta anche superiore a quello indicato), nonchè alle condizioni climatiche ed allo stato di salute degli utenti (punte massime di presenze si sono riscontrate nei mesi invernali ed in primavera). Tra tutti gli utenti inoltre, una ventina ha frequentato l'atelier‑scuola del Centro con regolarità.
L'elenco delle presenze giornaliere è disponibile presso l'ufficio dello psicologo.
Le modalità di frequenza si imperniano sulla spontanea volontà di partecipazione da parte dell'utenza; essa, informata adeguatamente riguardo le funzioni e le attività del Centro, solo inizialmente ha richiesto un particolare stimolo in tal senso dagli operatori; il Centro Sociale ha ben presto rappresentato e rappresenta tuttora un costante punto d'incontro “alternativo" che, grazie alla sua indipendenza dai reparti ed alla adeguatezza dei locali, permette e facilita la partecipazione e la frequenza di soggetti provenienti da reparti e comunità diverse, fino a divenire per molti indispensabile momento dì comunicazione e di scambio.
La gestione del Centro è interamente affidata all'utenza, che provvede sia alla cura dei locali (manutenzione, accogliente sistemazione degIi arredi, cura di piante ornamentali, coltivazione di un piccolo orto ... ), che al fornire varie proposte per il proseguimento delle attività e per la loro programmazione giornaliera e settimanale.
Gli utenti, in particolare i più assidui, si sono dimostrati positivamente interessati a questo tipo di gestione, fornendo non di rado proposte utili e fondamentali apporti.
La figura dell'operatore ha, in rapporto alla gestione, unicamente funzione dì collaboratore e coordinatore nell'attuazione delle diverse attività.
VERIFICA DEGLI OBBIETTIVI
(in riferimento alle attività svolte)
Nell'attuazione delle diverse attività svolte si è cercato, almeno in linea generale, di ricondurre ogni lavoro ad alcuni criteri prefissi, finalizzati per quanto possibile ad una serie di obbiettivi da raggiungere.
Qui di seguito si intende fornire un elenco di tali obbiettivi, facendo riferimento, per ciascuno di essi, al tipo di attività utilizzate ed al grado di “positività” verificato.
a) Autonomia, cura della persona fisica.‑ Gli utenti hanno a loro disposizione un angolo allestito con grande specchio e trucchi, dove potersi “interessare" del proprio aspetto fisico. Allo stesso scopo è piuttosto frequente l'uso spontaneo della macchina fotografica, in svariate occasioni: questo tipo dì attività in particolare ha destato notevole interesse presso la maggior parte degli utenti del Centro e, stimolando la curiosità e la volontà di possedere un tangibile ricordo di esperienze vissute con amici, ha indubbiamente concorso al concretizzarsi del processo di riappropriazione del proprio corpo in molti dei soggetti considerati. Le foto sono in genere consegnate agli interessati o conservate nei locali del Centro su appositi tabelloni.
b)Riacquisizione o consolidamento della capacità di attuare delle scelte; autonomia nella gestione delle ore della giornata.
Come già accennato, il Centro Sociale offre svariate possibilità di lavoro, che vanno da attività specificatamente didattiche, ad altre che impegnano il soggetto ad esprimersi creativamente, all'ascolto musicale, alla lettura di quotidiani e riviste; tali attività, già elencate nella prima relazione, poiché numerose e tutte quotidianamente disponibili,non possono essere imposte all'utente ma richiedono necessariamente che questi si ponga in relazione di stimolo-risposta (e quindi scelta) con esse. Ne consegue che, superato un primo momento di riluttanza motivata da diversi fattori, nella maggior parte dei casi l'utente ha “maturato" la capacità di operare una scelta in base all'interesse, relativamente alla frequenza, alle attività ed alle parziali modalità di svolgimento delle singole giornate.
c) Rapporto con gli altri; integrazione sociale. ‑ Conseguenza della libera scelta alla partecipazione alla vita del Centro è l'abituarsi ad avere contatti ed a stabilire rapporti con gli altri utenti. A tal scopo il Centro Sociale, nella sua globalità, si è rivelato strumento alternativo all'indifferenza e all'incomunicabilità, utile nel favorire e nello stimolare un rapporto socializzante volto ad avvicinare non tanto ogni singolo agli operatori (ed anche con questi comunque si è inteso instaurare rapporti per molti versi differenti dal consueto binomio personale‑degente), quanto soprattutto ad integrare gli utenti tra di loro.
Al termine del terzo anno di attività, si riscontra una notevole integrazione sociale tra coloro che con maggior assiduità e regolarità frequentano il Centro. Strumenti che hanno favorito tale risultato sono da ricercarsi nei molti momenti comunitari, che hanno favorito la conversazione, lo scambio di opinioni, il confronto. Sono da elencare a questo proposito: i giochi di carte, dama e scacchi; le feste organizzate settimanalmente; la proiezione anch’essa settimanale di films con relativo commento al termine; le gite effettuate nell'arco della giornata sull'immediato territorio.
d) Autonomia‑e capacità di organizzazione dell'attività scelta
(acquisizione di abilità manuali e consolidamento di conoscenze "didattiche") . Sotto questa voce si comprendono le diverse attività svolte nell'ambito “scolastico” e che si riferiscono sia a lavori di tipo espressivo, sia ad un recupero di abilità e conoscenze più propriamente didattiche, nei confronti delle quali gli utenti sono giornalmente invitati e (quando necessario) stimolati a prendervi parte. Lo svolgersi di tali attività è in gran parte subordinato all'effettiva presenza della maestra.
Attività di recupero scolastico: prevedono un quotidiano esercizio nell'attività linguistica scritta (composizione e lettura) e orale (conversazione), nell'acquisizione di tecniche aritmetiche e dei più elementari concetti logico‑matematici. Sono inoltre attuate sporadiche ed elementari attività di ricerca, su richiesta degli utenti e seguendone gli specifici interessi. Sono state anche effettuate, sempre su richiesta di un utente, lezioni di consolidamento e di esercizio alla conversazione in lingua inglese.
Attività espressive: sotto la presente voce vengono raggruppate attività che investono molteplici capacità dell'utente, utili alla “creazione" del prodotto (disegno, oggetti in creta e in materiale vario); la creazione di oggetti ha infatti avuto una funzione importante come coadiuvante del trattamento terapeutico; l'oggetto è la rappresentazione della propria interiorità e conflittualità, uno strumento di unione tra queste componenti individuali e il mondo che sta intorno. Il programma di disegno e di pittura è anche utilizzato per favorire l'articolarsi delle sensazioni visive e percettive; l'attività di modellaggio si è rivolta invece più propriamente al recupero delle capacità tattili e di manipolazione.
L'intero arco delle attività espressive si è inoltre rivelato fondamentale come primordiale contatto tra utente‑operatore e utente-utente, là dove la comunicazione verbale fosse difficilmente instaurabile. In particolare si è puntato sul rendere gli utenti il più possibile autonomi nell'organizzazione dell'attività scelta e si sono ottenuti in tal senso risultati soddisfacenti in numerosi casi.
Altre attività: vengono anch’esse eseguite dietro spontaneo interesse dell'utente e comprendono: lavori a maglia, cucito e tessitura; cucina; giardinaggio e orticoltura; lettura di libri, quotidiani e riviste.
e) Autosufficienza nelle operazioni del vivere quotidiano. ‑ Gli utenti del Centro sono stati invitati e stimolati verso tutta una serie di operazioni, proprie del vivere quotidiano, che ne ha reso possibile il recupero almeno parziale dell'autosufficienza in relazione a: l'uso del denaro; l’organizzare attività di cucina, che vanno dall’acquisto alla preparazione di alimenti, all'apparecchiare ed al riassettare, all'assunzione di un comportamento corretto a tavola, ad un risaper stare insieme"; la responsabilizzazione nei confronti del proprio denaro e dei beni comuni.
A tale scopo sono stati frequenti i momenti di “uscita" per spese sia personali che per il Centro, di organizzazione e di preparazione di feste e di gite; non di rado alcuni utenti si dedicano, di loro iniziativa, alla preparazione dì torte e bevande da offrire alle persone presenti.
COLLOQUI PSICOTERAPEUTICI ‑ INCONTRI E RIUNIONI DI GRUPPO
Alcuni degli utenti del Centro usufruiscono di un costante appoggio specialistico attraverso colloqui psicoterapeutici effettuati regolarmente con lo psicologo. Sono frequenti riunioni informali non istituzionalizzate tra operatori e utenti del Centro per discutere iniziative e programmi o particolari problemi o scambi di esperienze.
IL DIARIO GIORNALIERO
Dietro suggerimento dello Psicologo, coordinatore del Centro, gli operatori hanno registrato puntualmente ogni attività giornaliera, a partire dal gennaio 1981. Il diario, documento riassuntivo del lavoro svolto, è a disposizione presso l'ufficio dello psicologo.
C0NCLUSI0NE
Considerato l'alto numero di presenze e la costanza della frequenza, è possibile affermare che il Centro Sociale, cosi come è attualmente strutturato, ha avuto una positiva e proficua funzione ed è stato una reale, concreta risposta alle esigenze ed alla domanda dell'utenza, in relazione al raggiungimento dell'autonomia e della autosufficienza e quindi della liberazione dal bisogno.
I problemi e le difficoltà esistono, alcuni sono esposti allo inizio della presente relazione. Confidiamo nella sensibilità della Amministrazione per poterli risolvere.
Il Coordinatore del Centro Sociale
(dr Giorgio Tribbioli)